LA MIGLIORE PISTOLA DA DIFESA. Questo non è un titolo ufficiale, ma descrive invece alla perfezione la Beretta 92FS, la pistola che ha stabilito nuovi standard di qualità . Scelta da Forze Armate e Corpi di Polizia di numerosi paesi. Sottoposta ad oltre 3000 controlli qualitativi e dimensionali oltre alla prova dell´intercambiabilità totale delle parti prima di lasciare la fabbrica... e testata sul campo in numerose operazioni militari difensive. Sotto tutti i punti di vista la pistola Beretta 92FS risulta - nei fatti - la "migliore". La Beretta che stiamo proponendo è in acciaio inossidabile per quanto concerne l´otturatore, con fusto in lega leggera anodizzato grigio. Si tratta veramente di un oggetto di pregio, quasi da collezione
Scheda tecnica
Denominazione della arma:
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98 FS INOX -
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Calibro:
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9X21 -
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Classificazione :
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arma comune -
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Numero catalogo:
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4692 -
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Azione:
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Singola e doppia -
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Funzionamento:
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Semiautomatico, a corto rinculo di canna -
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Chiusura:
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Geometrica, a canna rototraslante -
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Canna lunghezza e tipo di lavorazione:
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125 mm - In acciaio, sabbiata e brunita. Cromata internamente -
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Righe e passo:
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6 destrorse - 1: 10 -
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Sicurezze
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sicura manuale su entrambi i lati del carrello, con funzione di abbattimento cane, e sicura automatica sul percussore per evitare spari accidentali in caso di cadute o sollecitazioni. -
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Numero di colpi:
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15 + 1 -
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Mire
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Fisse con punti bianchi al trizio -
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Scatto:
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Approx. 1250 gr. in singola azione -
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Impugnatura:
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acciaio con guancette in polimeri softgrip -
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Materiali carrello e castello frame:
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carrello in acciaio inox – fusto in lega cromato
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Finitura:
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acciaio ad allta resistenza trattamento inox -
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Dotazioni di serie:
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caricatore di ricambio -
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Lunghezza totale:
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217 mm -
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Peso totale:
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945 gr -
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Verso la fine degli anni 60, la Fabbrica d´Armi Pietro Beretta cominciò gli studi e la messa a punto di una pistola semiautomatica per uso militare e di polizia che andasse a sostituire la ormai obsoleta Beretta MOD.´34 cal. 9 Corto, che funzionava solo in singola azione. Venne messa a punto la Beretta Mod. 92 camerata per il 9 mm Parabellum con caricatore da 15 carucce. La pistola venne presentata alle Autorità che dovevano fornire una nuova arma da fianco alle forze di polizia. Furono richieste alcune modifiche rispetto al prototipo: in particolare si richiese che, inserendo la sicura, il cane potesse essere "abbattuto" in modo da avere in mano un´arma con il colpo in canna, con il cane non armato e pronta al fuoco; venne richiesto anche di spostare la leva della sicura dal fusto al carrello. Nacque la Beretta Mod. 92 S. L´arma poteva essere portata con il colpo in canna e il cane abbattuto. Azionando la sicura, si causava l´abbattimento del cane; Togliendo la sicura, l´arma era pronta al fuoco in "doppia azione", e poteva essere portata addosso in tutta sicurezza. Fu data in dotazione alla Polizia di Stato e Carabinieri verso la metà degli anni 70, nonché al reparto Incursori della Marina Militare Italiana. L´arma, nel corso degli anni e con l´esperienza maturata durante l´uso, venne modificata in alcuni particolari: fu spostato il pulsante di sgancio del caricatore dalla base dell´impugnatura alla base del ponticello del grilletto, in posizione più ergonomica. La tacca di mira fu resa leggermente più alta e larga, per permettere una più agevole acquisizione rapida del bersaglio; inoltre fu inserita una sicura automatica al percussore che, in caso di forte impatto dell´arma con il cane armato, impedisse a questo di colpire la coda del percussore e causare così la partenza accidentale del colpo camerato; tale sicura automatica viene disattivata esclusivamente dal movimento del grilletto. Fu inoltre posizionata una leva di sicura anche sul lato destro dell´arma, fissata stabilmente al cilindro di rotazione della sicura posta a sinistra e solidale con essa, per permettere un facile utilizzo ai tiratori mancini. Da queste modifiche scaturì una nuova serie: la Mod. 92SB, i cui i primi modelli anni 80 vennero commercializzati in Italia, contraddistinte dalle sigle 98 e 98 M in cal. 7,65 Parabellum, in quanto non era ancora nato ufficialmente (e consentito) il cal. 9x21. L´adozione dell´M9 da parte dell´U.S.Army La Pietro Beretta, nel 1975, partecipò ai test dell´U.S. Army per la sostituzione della pistola d´ordinanza, la Colt 1911A1, ritenuta obsoleta, ed il cui progetto era vecchio ormai di circa 70 anni. La Beretta Mod. 92SB, in contrapposizione ad armi messe a punto da Colt, Smith & Wesson e SIG Sauer, superò tutti i test senza problemi, contrariamente alle concorrenti, e venne adottata (dopo innumerevoli ricorsi e vicende "campanilistiche") dall´Esercito Statunintese. Fu adottata anche da parecchie agenzie di polizia USA e dalla Polizia canadese, nonché da forze armate e di polizia di altri Paesi del mondo, ed in alcuni viene attualmente prodotta su licenza e con varie denominazioni. Per l´adozione definitiva, le Forze Armate Statunitensi richiesero alcune modifiche: canna cromata internamente, in funzione anticorrosione; ponticello del grilletto squadrato, tipo "combat", e posizione longitudinale dell´anello porta-corregiolo posto alla base dell´impugnatura, nonché una finitura superficiale più resistente della normale brunitura; fu scelta la finitura costituita da polveri epossidiche ad alta resistenza di colore nero-opaco. Era nata la Beretta Mod 92SB/F o, più comunemente detta 92 F. Le aziende Statunitensi però non si arresero, e scatenarono una campagna denigratoria nei confronti della 92 F, imputandole difetti ed imperfezioni varie, la Beretta apportò ulteriori migliorie di carattere funzionale e pratico dimostrando la indiscussa superiorità rispetto ai concorrenti. Il prodotto che ne derivò fu una versione semiautomatica della Beretta Mod. 92FS, adottata con la sigla "M9". La Beretta M9, venne adottata negli anni 80 dall´esercito degli Stati Uniti d´America ed è tutt´ora prodotta nel paese della Beretta USA Corp., sita in Accokeek (Maryland
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