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Guida alla scelta della canna da spinning


Quando ci rechiamo dal nostro negoziante di fiducia o in un qualsiasi altro store di pesca per acquistare una canna, spesso chiediamo al titolare un consiglio sull’acquisto dell’attrezzo adatto a pescare questo o quel pesce.
Si aprono in questo modo, tutta una serie discorsi più o meno veritieri,  finalizzati all’acquisto dei prodotti presenti o per i quali il titolare ne è rappresentante di zona o quant’altro, molto spesso ci lasciamo impressionare dai dettagli, colorazioni disegni e abbellimenti vari, ma in realtà la domanda più giusta da porsi per individuare l’attrezzo giusto non può che non riguardare le caratteristiche tecniche: composizione del grezzo (dalle quali dipendono azione, potenza, peso), anellatura e lunghezza, inoltre dobbiamo tener conto degli artificiali che si utilizzano e degli spot che si frequentano: spiaggia scogliera porto; e in ultima analisi dalla taglia e la tipologia di pesci presenti nelle varie location. Il tutto deve esser correlato alla nostra disponibilità economica.
Qui di seguito, con questo articolo scritto a quattro mani, grazie al nostro amico Giuseppe, cercheremo di dare delle indicazioni tecniche per arricchire il nostro bagaglio di conoscenza in modo da poter avere un più ampio quadro della situazione quando si parla di un componente o un altro.

Tecnica di pesca con canna da spinning.......

Grezzo
Il grezzo è l’anima della canna, e la sua composizione e la geometria determinano gran parte delle caratteristiche, ma da cosa è costituito un grezzo? Per la costruzione delle canne s’impiegano fibre di carbonio, le quali sono prodotte industrialmente utilizzando come precursore il poliacrilonitrile opportunamente trattato, le fibre sono poi immerse in una resina termoindurende epossidica, la cui funzione, è quella di bloccare le fibre, opportunamente intrecciate tra loro in modo tale da generare resistenza meccanica in più direzioni, vale a dire in disposizione poliassiale. I vantaggi che derivano nell’utilizzo dei compositi di carbonio sono enormi in quando si ottengono attrezzi resistenti e potenti e allo stesso tempo leggeri.
Al variare dei parametri di processo, muta la struttura chimica e di conseguenza anche le caratteristiche meccaniche delle fibre in carbonio, cioè varia l’elasticità, in altre parole il rapporto fra la deformazione e lo sforzo, definito modulo. In particolare aumentando il modulo, aumentano le caratteristiche elastiche della canna, se vogliamo un grezzo non rapidissimo, che si carichi bene, e sopporti stress anche grossi, come nel caso dello spinning in mare, allora sono da preferire i moduli meno elevati (GL2, SCII, IM 5), se invece si ricerca la rapidità, maggior rigidezza e quindi maggiore sensibilità, come nel caso di spinning con esche siliconiche o piccoli artificiali sono da preferire i moduli più elevati (IMX, SCVI, IM 10).

Anellatura
L’anellatura di una canna è un parametro fondamentale, specialmente quando ci dedichiamo allo spinning in saltwater e utilizziamo trecciati, con lo sviluppo di trecce sempre più morbide il secondo parametro influisce in misura minore, in generale, però è buona norma tenerne conto.
Molte aziende di solito accoppiano a eccellenti grezzi anelli non proprio eccellenti, con il risultato che dopo qualche tempo dobbiamo cambiare l’anellatura spendendo a volte sino alla metà ed oltre del prezzo della canna, per evitare problemi di questo tipo è necessario porre massima attenzione in fase si acquisto. Considerando sempre un fattore economico potremmo tuttavia scendere a qualche compromesso, ad esempio un particolare importantissimo è l’apicale, infatti, è il passante che lavora più di ogni altro, è opportuno quindi quantomeno sostituirlo con uno di alta qualità. Tra gli anelli più comuni, in commercio troviamo: hardloy, anelli economici dalle discrete caratteristiche di scorrimento e resistenza all’abrasione; alconite, di buona qualità sia in termini di scorrimento che di resistenza all’abrasione anche con trecce; Sic, di buonissima qualità, ottimo scorrimento e resistenza all’abrasione; titanio, alta qualità, oltre alle doti di elevata scorrevolezza e resistenza all’abrasione e grande leggerezza; meno comuni poiché di altissima qualità troviamo gli anelli in cermet.

Lunghezza
La lunghezza, e funzione di solito dello spot frequentato ma anche degli artificiali che si utilizzano: per la pesca da moli e scogliere è opportuno scegliere attrezzi più lunghi per ovvie questioni di praticità, la stessa valutazione si può fare considerando che spesso le zone di pascolo sono distanti da riva quindi una leva più lunga ci aiuta notevolmente nel lancio; ciò nonostante attrezzi lunghi sono meno sensibili e non ci permettono una perfetta gestione dell’artificiale, inoltre spinare con canne lunghe significa ridurre la resistenza fisica in pesca, per via del peso complessivo, (ricordiamoci che per bilanciare canne lunghe bisogna utilizzare grossi mulinelli), in conclusione in funzione degli spot dovremmo poter disporre di più attrezzi, sempre nel limite del nostro budget, in alternativa orientiamoci su un attrezzo intermedio.

Azione
L’azione della canna è un parametro molto importante, che per essere compreso al meglio necessita di “smanettare” parecchi modelli di canne. Esistono diverse tipologie di azione, ma ogni materiale reagisce alle sollecitazioni in modo diverso, inoltre ogni casa produttrice fornisce delle indicazioni che in parecchi casi non sono paragonabili con modelli equivalenti di altre ditte.

Ecco un piccolo specchietto di riepilogo:
S= Slow (canna ad azione molto morbida)
M= Moderate (canna ad azione di media potenza)
MF= Moderate Fast (canna ad azione medio veloce)
F= Fast (canna ad azione veloce e pronta)
H= Heavy (canna ad azione potente)

A prescindere da queste, possiamo distinguere l’azione della canna con ulteriori parametri che ci saranno utili per: contrastare efficacemente le fughe del predatore, gestione degli artificiali e favorire la distanza di lancio.
Brevemente, definiremo:
-azione di punta, una canna in cui piega soprattutto la parte superiore (cimino)
-parabolica (completa), una canna che lavora interamente, ce ne accorgiamo vedendo una sorta di parabola nella curva del fusto in piega
-parabolico progressiva, una canna in cui la parabola disegnata in piega, tende ad arcuarsi soprattutto verso la parte alta del cimino

Generalmente le canne ad azione fast, sono delle canne pronte, veloci, sensibili, senza punti morti e trasmettono repentinamente all’artificiale (soprattutto se si utilizzano trecciati) il movimento in seguito alla jerkata, sono da preferire per chi è già addentro tecnicamente e reagiscono prontamente alla ferrata.
Conoscere il predatore che andremo ad insidiare, ci aiuta anche a scegliere una canna con l’azione adatta, per cui, volendo fare un esempio, per la spigola che ha un apparato boccale molto delicato, sceglieremo un’azione parabolica o parabolico progressivo, da qui le nostre considerazioni.
L’esistenza di tanti modelli ci aiuta sicuramente nello scegliere la canna che più si addice alle nostre esigenze, ma allo stesso tempo ci complica la vita se non abbiamo le idee chiare.

Andremo di seguito a selezionare dei parametri da ricercare tra le caratteristiche indicate dalla casa produttrice, facendo selezione tra quelle che avremo a disposizione. Questi dati tecnici, solitamente si trovano stampati sul fusto della canna, all’altezza del porta mulinello. Le indicazioni che troverete in seguito sono del tutto soggettive, frutto di esperienze personali, per cui è opportuno, compararle e rapportarle con le proprie.

Canna per lo spinning in mare (leggero)
Canne destinate alla ricerca dei classici predatori della costa (spigola, serra, barracuda) utilizzando artificiali leggeri in condizioni di mare da calmo a poco mosso.  Tipologia di spot: scogliera, porto, spiaggia.

Lunghezza: da 2 a 2,40 m
Grammatura:  fino a 15 gr
Azione: M (MF)

Canna per lo spinning in mare (medio)
Per i classici predatori della costa (spigola, serra, barracuda) utilizzando i classici artificiali in condizioni di mare non estreme. Tipologia di spot: scogliera, porto, spiaggia.

Lunghezza: da 2 a 2,40 m
Grammatura:  10 – 30 gr
Azione: M (F)

Canna per lo spinning in mare (pesante)
Per i predatori della costa di importante mole (Leccia Amia, serra, palamita, tonnetti), utilizzando artificiali importanti (popper, grossi jerk, testine piombate, jig), da impiegare in tutte le condizioni di mare. Tipologia di spot: foce, porto, canale, scogliera e pesca dalla barca.
Lunghezza: da 2,13 a  2,60 m
Grammatura:  15 – 40 gr (o fino a 60 gr)
Azione: F
In determinate condizioni di mare(scaduta, onda con molto vento, ecc...), soprattutto per la pesca in foce o dalla spiaggia, possiamo optare per una canna più lunga (fino a 3 metri) soprattutto per gestire al meglio esche pesanti ed avere una riserva di potenza ulteriore per contrastare pesci importanti.

Canna per lo spinning alla trota
Da utilizzare nei torrenti, laghi, innescando artificiali come cucchiaini, ondulanti e piccoli minnow. Caratteristica principale da ricercare, una buona curvatura del grezzo ed azione parabolico progressiva per assecondare meglio le fughe del pesce, in alternativa sceglieremo una con azione “di punta” per avere maggiore controllo della nostra esca in fase di recupero. Attenzione a scegliere la lunghezza, se pratichiamo zone molto  infrascate, opteremo per una leggermente più corta per agevolare l’azione di lancio.
Lunghezza: fino a 2,10 m
Grammatura:  fino a 10 gr
Azione: S (M)

Canna per lo spinning al bass
Questo capitolo necessita di parecchio spazio e sarebbe riduttivo elencare dei parametri di massima. Nel bassfishing esistono delle canne specifiche che sono state ideate per gestire artificiali, o tecniche di pesca particolari. Dovendo dare delle indicazioni generali, ci orienteremo verso un modello che sarà un buon compromesso per iniziare a muovere i primi passi, in seguito, se decideremo di affinarci, ci sarà più chiaro se scegliere un modello o un altro, soprattutto in merito alla scelta di pescare con i classici minnow (hardbait), siliconici (softbait), spinnerbait o grosse swimbait.
Lunghezza: fino a 2,10 m
Grammatura:  fino a 15 gr
Azione: M (MF)

Canna per lo spinning al luccio e siluro
Si tratta di due predatori tra i più diffusi e di taglia elevata nel panorama d’acqua dolce italiano, sono comparati in questo articolo, ma effettivamente necessitano di maggiore attenzione, singolarmente. La scelta della nostra canna, sarà principalmente condizionata dal tipo di artificiale (grandezza, peso) che utilizzeremo, che ci farà, in parte anche la selezione della taglia dei pesci che avremo in canna. Quindi leve più lunghe e potenti se utilizzeremo artificiali generosi per pesci importanti ed occhio anche all’azione, da preferire quella fast se andremo a ricercare il grande Siluro nei fiumi con fondale molto sporco, per contrastare adeguatamente il pesce in breve tempo.
Lunghezza: fino a 2,40 m (fino a 3 m per il siluro)
Grammatura:  fino a 40 gr (fino a 100 grammi per il siluro)
Azione:  F (H)

Monopezzo, due, tre o quattro pezzi?

Anche questo capitolo, nella sua semplicità è molto complesso. La scelta cadrà sulla mono se vogliamo esaltare la sensibilità, la gestione degli artificiali, la trasmissione delle più piccole tocche da parte del predatore. Tutto questo a discapito del trasporto e dalla possibilità di ripiegarle comodamente nel cofano della nostra auto, soprattutto se solitamente preferiamo averle sempre a bordo.
Le due pezzi sono le classiche canne da spinning e l’evoluzione dei materiali hanno portato all’esistenza di risultati davvero eccellenti, che farebbero ripensare anche il più convinto pescatore amante delle monopezzo. Da dire che la scelta della canna mono o in più pezzi, è un’evoluzione, una conseguenza del nostro riuscire a capire le differenze tra le due e avviene con la pratica e l’utilizzo di ambedue gli attrezzi.
Infine, ci sono le travel in tre o quattro pezzi e solitamente sono degli ottimi compromessi da considerare per le nostre vacanze, con la grande comodità per il trasporto in auto, treno e soprattutto aereo, verso mete tropicali.