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Revolver Smith & Wesson 1870 a cartuccia

Revolver Smith & Wesson 1870 a cartuccia (La prima pistola a cartuccia).....
Il revolver Smith & Wesson modello 3 del 1870, conosciuto come S & W 1870, è stato clonare, a volte con successo, il progetto iniziale, decodificandolo ed immettendo sul proprio mercato interno una pistola, che fu usata anche dall’esercito imperiale russo come arma d’ordinanza, che fosse autoprodotta e limitasse così le necessità di importazione dagli Stati Uniti. La leggendaria rivalità tra Russia e Stati Uniti, che sfociò in seguito nei due conflitti mondiali e nella Guerra Fredda protrattasi fino ai nostri giorni, si espresse anche con questi colpi bassi riguardanti il commercio e la produzione delle armi.

prodotto per la prima volta nell’anno che gli dà il nome, e da subito ha avuto un notevole successo d’esordio. Basti pensare a quante fabbriche produttrici di armi di varie nazioni hanno cercato di
Della pistola Smith & Wesson 1870, infatti, si possono distinguere due tipi fondamentali: quello destinato al mercato statunitense, esportato anche in Europa ed in generale, in quantità inferiori, nel resto del mondo, ed il modello destinato appositamente al mercato russo. Fu questo ad essere imitato, come abbiamo accennato, dando luogo ad un revolver che per un lungo periodo riempì gli arsenali russi, circostanza che fece correre il rischio alla Smith & Wesson di crollare in bancarotta. Il modello di punta dell’azienda era stato copiato, e la S & W si è trovata in notevoli difficoltà finanziarie a seguito di ciò. Difficoltà dalle quali lSmith & Wesson, come già detto riguardo la sua storia, era ben abituata ad uscire vittoriosa.
Le pistole destinate all’uso militari, all’epoca, erano nella maggioranza dei casi alimentate a polvere da sparo nera, e pallottole a sfera. Si trattava di revolver molto antiquati rispetto a questa S & W 1870 a cartuccia. Per questo motivo la pistola fu fin da subito adottata come arma d’ordinanza presso le forze armate degli Stati Uniti. Fu così risolto anche un problema non da poco, molto sentito all’epoca nell’uso delle armi: la possibilità che la polvere da sparo si bagnasse per effetto degli agenti atmosferici, circostanza paralizzante per il proseguimento delle operazioni belliche sia di routine e di esercitazione, che per quelle, ancor più urgenti, in cui ci si trovava sul campo di battaglia.