fucile Raffaello Crio prende il nome dalla geniale applicazione del trattamento criogenico, finora appannaggio dell’industria aerospaziale. Il trattamento Criogenico consiste nel raffreddare gradualmente, nell’arco di 24 ore, il materiale fino a raggiungere temperature inferiori ai -100° Celsius. Questo consente di eliminare le tensioni interne residue migliorando le caratteristiche meccaniche del metallo. Nella canna d’acciaio Crio Barrel le dilatazioni, conseguenti al calore di attrito e quelle derivanti da pressione, sono costanti e contenute, permettendo alla canna di vibrare e dilatarsi in maniera uniforme al momento dello sparo. Le rosate ottenute con la canna Crio Barrel risultano più ampie, regolari e uniformi, ben guarnite sia nella parte centrale che periferica, senza alterazioni al progredire del numero dei colpi sparati.
Gli strozzatori Criochokes sono di forma allungata e hanno un raccordo dolce e graduale col diametro della canna. Il risultato ottenuto è quello di sciami di pallini più folti.