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I fucili d'assalto




I fucili d'assalto offrono molti vantaggi, tra cui la possibilità di poter sparare efficacemente mentre si è in movimento, il non dover più provvedere al riarmo dell'arma dopo ogni colpo, ed alcune tattiche, tra cui il fuoco di saturazione.

Ci sono alcune caratteristiche comuni nei fucili d'assalto:
 * capacità di fuoco selettivo: l'arma può sparare sia a colpo singolo sia in modalità automatica.  * L'essere dotato di un caricatore amovibile ad alta capacità.  * l'utilizzo della cosiddetta munizione intermedia.
Il termine venne coniato dallo stato maggiore britannico per descrivere le nuove armi messe in campo dalle forze armate tedesche durante la Seconda guerra mondiale. Queste avevano sviluppato una nuova maschinenpistole (pistola automatica) MP-44 dalle caratteristiche inusuali. Infatti essa era più simile ad un fucile che non ad una pistola, usava una munizione "intermedia" (meno potente dei calibri ordinari da fucile, ma più potente dei calibri da pistola dell'epoca). I generali tedeschi si accorsero delle vere potenzialità dell'arma ma incontrarono la forte opposizione di Adolf Hitler, ostile al concetto di munizione intermedia ed a dotare i suoi soldati di un'arma che percepiva meno potente. Testata sul campo di battaglia incontrò un ampio favore tra le truppe. Rinominata "SturmGewehr-44", o StG-44 (dal tedesco "Sturm", tempresta e "Gewehr", fucile) Hitler la vide come un ottimo strumento di propaganda ed approvò, finalmente, la produzione di massa.



L'StG non fu il primo fucile d'assalto della storia, infatti taluni vogliono come capostipite della dinastia il russo Fedorov Avtomat, od altri ancora (forse di diritto, anche se completamente inaffidabili e soggetto a continui inceppamenti) l'italiano Cei-Rigotti; entrambe queste armi vennero utilizzate in minuscoli quantitativi nella prima guerra mondiale e negli anni immediatamente successivi, soprattutto l'Avtomat che si rivelò essere un'arma affidabile e potente, anche se molto costosa e difficile da produrre. Un'altra arma, forse più simile ad un fucile automatico che ad un vero fucile d'assalto, era il messicano Mondragon mod. 1900, utilizzato in piccola serie anche dai tedeschi nella prima guerra mondiale, oltre che nella rivoluzione messicana. Sta di fatto che l'StG è stato il primo fucile d'assalto ad essere impiegato da un esercito regolare effettivamente come tale e in quantitativi notevoli; inoltre era un fucile d'assalto che incorporava tutte le caratteristiche dell'arma in maniera completa e non sperimentale. In particolare era un'arma utilizzabile sia per il fuoco automatico che per quello semiautomatico, con una munizione leggera (Cei Rigotti e Avtomat utilizzavano proiettili full power poco potenti, mentre lo StG aveva una munizione "intermedia" vera) e un peso contenuto, una gittata inferiore a quella di un fucile "tradizionale", dimensioni ridotte, ecc. Da allora i tentativi di replicare la formidabile arma crebbero in numero e varietà, tra cui il primo e più famoso Kalashnikov AK-47.
Altri notabili fucili d'assalto sono il tuttora validissimo M16 statunitense e la sua evoluzione l'M4 , l'SA80 (conosciuto anche come L85), l'FN FAL belga nel calibro tedesco 7,92 x 33 Kurz (era stato originariamente progettato per lo Stg-45), l'israeliano Tavor e l'italiano Beretta AR 70/90.
Le diverse tipologie di munizione nei fucili d'assalto sono quantomai numerose. La genesi di queste munizioni intermedie possono essere grossolanamente ricondotte a due grandi famiglie: quelle derivate accorciando delle munizioni "full-power" dei fucili d'ordinanza (il 7,92 Kurz o il 7,62 Soviet dell'AK47 rientrano in questa categoria...) o creandone di totalmente nuove (il 5,56 NATO od i nuovi calibri iperveloci come il 5,7 della Five Seven belga appartengono a questo tipo).

Entrambi i calibri intermedi, rispetto alle munizioni da fucile classiche, hanno il vantaggio di rendere l'arma controllabile nella modalità di fuoco a raffica e permettono di portare molte più munizioni in combattimento.
Ci sono vari tipi di munizioni, come ad esempio le semplici Full Metal Jacket (FMJ), quelle a Punta cava JHP (vietate dalla convenzione di Ginevra), quelle traccianti, quelle perforanti ed altre ancora. Le munizioni FMJ hanno un nucleo di piombo incamiciato in un metallo più duro (ottone o leghe di rame con altri metalli più duri...) che garantisce la resistenza della palla. Sono obbligatorie come standard minimo in ambito militare, per garantire ferite "pulite" ed evitare la deformazione del proiettile nell'impatto contro bersagli umani. Le munizioni a punta cava, sfruttando il principio dello shock idrodinamico si espandono o frammentano più facilmente all'impatto causando danni maggiori ad un corpo umano ma con minore effetto su eventuali protezioni come giubbotti antiproiettile. Le palle traccianti hanno la base concava e riempita di una miscela luminosa a base di fosforo, che si incendia ed è visibile già dopo circa 40-50 metri. Queste ultime sono utili negli scontri notturni od in ambiente urbano per permettere al tiratore di individuare la precisa traiettoria dei proiettili sparati con tiro istintivo. Un altro uso prevede l'inserire uno di questi colpi al terzultimo posto del caricatore, in questo modo alla partenza del proiettile tracciante la persona che utilizza l'arma sa che il caricatore è quasi terminato, e che è presto necessaria la sostituzione di questo.
I fucili d'assalto oltre a differenze nel calibro offrono fondamentali differenze nel design, a seconda delle richieste specifiche del committente. Un esempio sono i fucili d'assalto cosiddetti "compatti", ottimi nel combattimento urbano, a causa del ridotto ingombro e della facilità di trasporto. Un'altra variante sono i moderni fucili dalla configurazione "bullpup", con il caricatore spostato indietro rispetto al grilletto, ottenendo un fucile più corto a parità di lunghezza di canna ma, d'altra parte, l'impossibilità di cambiare spalla ed impugnatura per il tiratore, cosa essenziale se si vuole sparare da un riparo che può trovarsi dalla parte opposta di come si impugna abitualmente l'arma. Per esempio, un soldato mancino che utilizzi uno Steyr AUG (che presenta la finestra di espulsione sulla sinistra) potrà sparare riparato se il riparo si trova alla sua destra, mentre esporrà completamente il corpo se il riparo disponibile si trova a sinistra. Questo difetto che compromette anche la possibilità di utilizzo da parte di soldati con diversa mano dominante se non con difficoltose modifiche, è stato risolto da alcuni fucili di ultima generazione come l'FN F2000 che fa uscire la cartuccia dalla sommità della canna.
Gli eserciti di Austria, Irlanda, Australia e Gran Bretagna hanno dovuto variare le tattiche di fuoco e copertura per ovviare parzialmente a questo problema, posto dalle armi "bullpup".