QUOTAZIONE REVOLVER € 1.200,00 circa
Il modello 686 è in assoluto il modello più apprezzato dai tiratori italiani e rappresenta la quintessenza del tiro a segno con i revolver di grosso calibro.
La Smith & Wesson 686, chiamata anche "Distinguished Combat Magnum", nasce nel 1980 con un telaio del tutto innovativo, battezzato "L", molto più resistente del suo predecessore (K) usato nei modelli 19 (Combat Magnum) e 66; il nuovo telaio è una via di mezzo tra "K" e "N", quest'ultimo usato per il 44 Magnum. La 686 nasce per sparare il .357 Magnum, in quanto tutte le sorelle con telaio "K" non erano sufficientemente resistenti per lavorare abitualmente cariche così potenti, essendo state progettare per sparare, nella maggior parte dei casi, il 38 Special. Nonostante le cariche .357 Magnum siano estremamente potenti (energia cinetica fino a 3 volte superiore al 38 Special) specialmente con la canna da 6” durante il fuoco l'arma non si scompone, rimane estremamente bilanciata e ciò le conferisce un'estrema precisione, infallibile sul bersaglio.
SCHEDA TECNICA E CARATTERISTICHE
Denominazione | Smith & wesson 686 |
Calibro | 357 mag |
Classificazione | Uso sportivo |
Funzionamento | a rotazione del tamburo |
Numero colpi | 6 – tamburo a profilo liscio |
Canna lunghezza e tipo | 152 mm – |
Righe e passo | 5 righe destrorse passo 1:18” |
Scatto | Singola e doppia azione – peso in singola 1800 gr. |
Sicure | Doppia sicura - automatica interposta fra cane e percussore se il grilletto non è premuto a fondo – automatica con percussione inibita dalla non perfetta chiusura del tamburo. |
Mire | Mirino a rampa con fibra ottica, tacca di mira micrometrica regolabile in altezza e deriva. |
Materiali e finiture | Acciaio inox opaco – impugnatura Hogue in gomma con incavi di presa |
Lunghezza totale | 303 mm |
Peso totale | 1270 gr |
Horace Smith e Daniel Wesson fondarono la loro azienda nel 1852 a Norwich, Connecticut, con l'obiettivo di commercializzare una pistola con meccanismo di ripetizione a leva che utilizzasse una cartuccia autocontenuta (che comprendesse cioè polvere, palla e innesco). Il primo modello non ebbe successo, e nel 1854 la compagnia ebbe grossi problemi finanziari che costrinsero i due soci a vendere tutto al produttore di camicie Oliver Winchester il quale seppe sfruttare meglio l'idea del sistema di ripetizione a leva e, basandosi su di esso, creò poi i suoi famosi fucili e carabine. Nel 1856 Smith e Wesson formarono la loro seconda società per produrre una piccola rivoltella disegnata per utilizzare la cartuccia calibro .22 Rimfire (cioè a percussione anulare) che avevano brevettato nell'agosto del 1854. Quest'arma fu la prima ad utilizzare munizioni autocontenute ad avere un certo successo.
Successivamente la Casa mise in produzione una pistola a rotazione, (modello 1867) con la canna che ribaltabile verso l'alto per mezzo di una cerniera disposta superiormente sul castello, in modo che i bossoli potessero essere tolti, tramite una bacchetta di ferro situata sotto la canna, asportando il tamburo.
Notevole fu anche il modello 1870 la medesima pistola, ma con un estrattore a stella, che agiva contemporaneamente su tutti i bossoli, per effetto della spinta data da una molla, non appena si girava la canna sulla sua cerniera. In tal modo l'operazione del togliere i bossoli ed inserire altre cartucce, era notevolmente accelerata in confronto al precedente sistema. Seguì poi una serie di modelli di notevole successo tutti basati su questo meccanismo ma con il ribaltamento della canna verso il basso e di calibri maggiori. Tra questi particolarmente popolari furono il modello "American" e il modello "Schofield" del 1875 entrambi in calibro .44 Smith & Wesson. La Schofield venne fabbricata anche in calibro .45 per cercare di contrastare il successo della Colt Single Action Army, soprattutto presso l'esercito ma l'operazione non riuscì o riuscì solo in parte, data la fama che la Colt si era ormai conquistata sia tra i militari che tra i civili. Ma la rivincita la ebbe con il contratto sovietico con le forze armate zariste che addirittura per produrre rispettando i tempi di consegna furono costretti ad uscire dal mercato civile per alcuni anni, questo però avvantaggiò la concorrenza su altri mercati. Altro grosso contratto la ebbe con le forze armate messicane. Negli anni 30 assieme alla Olin Winchester sviluppò su apposita richiesta dell'F.B.I. una munizione ad alta potenza e alto potere perforante (per l'epoca) in grado di bucare le le spesse lamiere delle auto dell'epoca e comunque essere ancora ben potente su un uomo per contrastare la nuova criminalità organizzata e i molti rapinatori di banche che dopo la crisi del 1929 imperversavano nella nazione. Questo calibro nato nel 1935 si chiama 357 Magnum e fu camerato per la prima volta in pistole di telaio N, estremamente grande in rapporto al calibro, ma la metallurgia dell'epoca non permetteva di resistere ad elevate pressioni senza elevati spessori, mentre oggi con le stesse dimensioni il numero dei colpi è stato aumentato da 6 a 8 colpi. Il 357 Magnum divenne il calibro commerciale più potente del mondo. Col passare di 20 anni il miglioramento della metallurgia consentì grazie agli studi e alle sperimentazioni del grande tiratore e cacciatore, nonché scrittore e giornalista del settore Elmer Keith nacque un nuovo calibro, il 44 Magnum che per decenni avrebbe regnato incontrastato come calibro più potente in commercio. Di fatto un allargamento del 357 Magnum, sfruttando lo stesso telaio N che in principio era nato per munizioni di calibro 44 Special con potenza equivalente ad un 45 Long Colt. Tuttavia l'azienda nel corso degli anni ha fatto passi da gigante, un suo grande successo lo ottenne nel 1955 con lo sviluppo del modello 19 con il telaio "K" e in calibro .357 Magnum, essa fu realizzata con l'intento di ottenere un'arma innovativa e molto potente ma in dimensioni, peso, bilanciamento e maneggevolezza nettamente migliori per uso di polizia. L'artefice di quest'arma assieme alla S&W, fu Bill Jordan, poliziotto e noto esperto tiratore. Nel corso degli anni però ci si rese conto che i modelli col telaio "K" non erano sufficientemente resistenti per subire una dieta di .357 Magnum e quindi venne realizzato un nuovo telaio "L" molto più resistente del precedente. Esempi di armi costituite da questo telaio sono le 686 e le 586 in 357 Magnum che la fecero da padrone nelle competizioni sportive degli anni 80 e 90 grazie alla diffusione di sport che si ispirano al tiro di combattimento. Ma il telaio N ha avuto una terza primavera con pistole come la 625, in calibro 45 A.C.P., che lo vede favorito nelle suddette competizioni. A metà degli anni 90 munizioni molto più potenti del 44 Magnum si diffusero in revolver commerciali togliendo alla S&W la palma di aver creato il revolver commerciale più potente al mondo, ma la S&W si riscattò all'inizio degli anni 2000 con 2 nuovi calibri, il 460 S&W Magnum e 500 S&W Magnum, quest'ultimo attualmente detiene questo titolo tra le armi commerciali.