Tra i tanti progetti dell’ing. Tullio Marengoni rientra anche la pistola Beretta mod. 1923, all’epoca fu sicuramente uno dei meno fortunati, ma oggi ha reso questa pistola un vero pezzo da collezione ricercato da molti appassionati della nota casa gardonese. Creata con l’intento di dotare il Regio Esercito di una nuova arma da fianco, fu deciso di camerarla con lo stesso 9 mm Glisenti già in dotazione. Prodotta in circa 10.000 esemplari dal 1923 al 1935 con questo modello si raggiunse l’impostazione tecnica ed estetica definitiva della casa. Il cane è esterno, la tacca di mira è realizzata nel vivo del carrello, la canna è innestata attraverso una coulisse longitudinale, viene ridisegnata la sicura ed introdotto il disconnettore azionato da una fresatura nel bordo sinistro del carrello. Robusta e semplice, non fu allo stesso tempo apprezzata perché ritenuta troppo pesante ed ingombrante rispetto alla debole cartuccia 9 mm Glisenti. L’esercito ne assorbì 3.000 pezzi, alcune centinaia la Milizia Forestale e forse anche la P.A.I. (Polizia Africa Italiana); 4.000 furono invece acquistate dalla Bulgaria e 600 dalla polizia in argentina; le restanti finirono sul mercato civile. Questa oltre al punzone del Banco Nazionale di Prova ha il corretto punzone RE coronato che la identifica tra le 3.000 fornite al Regio Esercito, la canna è a specchio con rigature molto ben definite. Arma totalmente monomatricola, brunitura originale con le normali sbiancature e segni del tempo. Rara e ricercata = Vero pezzo da collezione.
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