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Metodi di caccia

Metodi di caccia

                                                                      
LA BATTUTA:
Si definisce propriamente Battuta il metodo di caccia per il quale i cinghiali vengono forzati verso le poste da un fronte costituito da soli battitori, prescindendo quindi dall'uso dei cani. Il numero dei battitori e la distanza fra ciascuno di essi dipende dalla superfice della zona da battere, dalla natura del terreno e dalla copertura vegetale che si incontrerà sul fronte di battuta. Contrariamente a quanto viene spesso ritenuto, nella battuta è buona regola procedere lentamente e senza eccessivo rumore, in tal modo si ottiene il risultato di non allarmare eccessivamente gli animali, ciò consente che essi giungano nei pressi delle poste a velocità moderata così da far risultare il tiro facilitato diminuendo la frequenza dei capi feriti e difficilmente recuperabili.

LA GIRATA:
Nel caso della Girata i cinghiali sono forzati verso le poste per l'azione di un unico cane, detto " Limiere", condotto da un conduttore di cane Limiere, che deve risultare abilitato a seguito di prova attitudinale, da eseguirsi sia per il conduttore che per il cane. Il limiere ha il compito di trovare le tracce recenti dei cinghiali che dopo la pastura notturna hanno raggiunto le lestre . Diverse razze di cani sono utilizzabili a questo scopo, ma tra quelle che forniscono i soggetti più adatti può essere citato il Dachsbracke; di fondamentale importanza risulta in ogni caso la selezione e l'addestramento dei soggetti impiegati, che debbono procedere lentamente, con metodo e tranquillità, risultare perfettamente in mano al conduttore e rientrare rapidamente senza inutili inseguimenti. La girata presuppone l'adozione di un numero limitato di poste da quattro a otto . L'azione ha il massimo rendimento se preventivamente viene eseguito in modo corretto la tracciatura, cioè verificare le tracce e le pasture dei cinghiali eseguite nella notte e seguirle fino ad arrivare ai rifugi. Si tratta di un metodo di caccia che presuppone un'ottima conoscenza dei luoghi e delle abitudini dei cinghiali e che, rispetto alla braccata ha il vantaggio di disturbare meno le altre specie selvatiche, e l'ambiente in cui si svolge.

LA BRACCATA:
  Si definisce propriamente braccata la forma di caccia collettiva in cui i cinghiali vengono spinti verso le poste da una muta di cani condotti da un numero più o meno elevato di conduttori (canettieri o bracchieri). E' questa la forma di caccia al cinghiale attualmente più diffusa in Italia ed ha come modello la cosiddetta " cacciarella" praticata, a partire dalla seconda metà dell'ottocento, nella Maremma toscana e laziale. In generale la braccata copre una porzione rilevante di territorio, comporrta l'utilizzo contemporaneo di molti cani e anche le poste sono molto numerose. La velocità con la quale i cinghiali vengono mossi dipende in larga misura dal tipo di azione svolta dai cani e conseguentemente dalle loro caratteristiche morfologiche ed attitudinali. In tal senso esiste una vasta varietà di cani utilizzati, ad esempio l'istriano, il griffone vandeano, il beagle i segugi italiani e svizzeri, il posevatz, il segugio dei balcani, a volte nelle mute trovano impiego anche razze utilizzate in genere come cani da tana, terriers o bassotti, dotati di una cerca limitata ma assai efficace e di un notevole coraggio e perseveranza. Purtroppo nella realtà vengono spesso utilizzate mute miste di cani di varia origine, di nessuna tipicità e, ciò che è più grave, privi della necessaria specializzazione ed addestramento, il che tende ad aggravare ulteriormente alcune caratteristiche negative della braccata: scarsa selettività e forte disturbo delle zoocenosi. Sarebbe auspicabile che sempre più in futuro si privilegiassero gli aspetti tecnici di tale forma di caccia. Utilizzo di mute omogenee, indipendentemente dalle razze rappresentate, per ciò che concerne velocità e resistenza, in modo da evitare il frazionamento della muta durante l'inseguimento. Uso di cani ben addestrati e in grado di rientrare con prontezza al richiamo in qualsiasi fase della braccata, essi dovranno trascurare la passata di altri ungulati, o comunque di altri mammiferi.


CACCIA INDIVIDUALE.
Si tratta di tecniche venatorie tipicamente utilizzate per il prelievo selettivo, generalmente viene eseguita da una altana con l'uso di carabine di alta precisione dotate di canocchiale di mira che permettono tiri sicuri ed efficaci. Le altane vengono installate nei territori dove la presenza del cinghiale è in contrasto con le colture agricole e dove si riscontrano danni ingenti alle colture.