Si tratta di una montatura molto simile alla catenella o corona, ma che viene realizzata appunto con le “sonar”; ossia: dei piombini a forma allungata della lunghezza di circa 6 – 12 mm con un foro passante centrale, che vengono infilati sulla lenza madre inserendo tra un sonar e l’altro una piccola molla metallica che ha la funzione di distanziare i piombi fra loro e farli rimbalzare e quindi allargare tra loro durante il recupero a tremarella. Questa tipologia di lenza viene usata specialmente in autunno, ma soprattutto in ogni caso in cui ci si trovi a dover stimolare del pesce piuttosto apatico,
Esistono in commercio sonar di diverse misure e quindi di peso differente che solitamente variano da 0,30 a 1,00 gr.; le più consigliate per la pesca in ricerca sono ovviamente le 0,30 – 0,50 – 0,60 utilizzate in quantità da 5 a massimo 8 pezzi per ogni lenza per andare a costituire lenze del peso di 1,5 – 3 gr.
Questa lenza è indicata per una pesca prettamente invernale o comunque nei casi in cui si debbano insidiare pesci appoggiati sul fondo.
Il recupero deve essere eseguito con la solita tecnica della tremarella , per permettere alla lenza di “aprirsi” e donare all’esca un movimento morbido e naturale; il mulinello andrà recuperato molto lentamente per avvolgere il filo in eccesso, mantenendo un contatto diretto tra cimino e lenza.
I vantaggi che questa lenza offre sono:
Come ho già detto l’utilizzo di questa montatura la si utilizza quando il pesce è apatico e bisogna pescare in ricerca .
. Già dalla caduta in acqua viene creato l’effetto di come quando si lanciano i bigattini o ad altre esche per la pastura (ricordiamoci che peschiamo trote di allevamento abituate ai mangimi) come avviene con la corona;
. durante l’azione di pesca (a tremarella con recupero molto lento sul fondo) il “picchiettare” dei piombini sulle piccole molle crea ulteriori vibrazioni (oltre a quelle della tremarella) che possono attirare il pesce;
. a differenza delle montature con piombino, vetrino o bombardina la lenza rimane più “morbida” in acqua e “fluttua” più naturalmente;
. l’utilizzo di due girelle triple garantisce una buona rotazione dell’esca anche con recuperi molto lenti;
L’azione di pesca deve, come già detto, essere molto lenta, a volte senza nemmeno recuperare con il mulinello ma semplicemente sbacchettare con la canna!!!
Come ho già detto l’utilizzo di questa montatura la si utilizza quando il pesce è apatico e bisogna pescare in ricerca .
. Già dalla caduta in acqua viene creato l’effetto di come quando si lanciano i bigattini o ad altre esche per la pastura (ricordiamoci che peschiamo trote di allevamento abituate ai mangimi) come avviene con la corona;
. durante l’azione di pesca (a tremarella con recupero molto lento sul fondo) il “picchiettare” dei piombini sulle piccole molle crea ulteriori vibrazioni (oltre a quelle della tremarella) che possono attirare il pesce;
. a differenza delle montature con piombino, vetrino o bombardina la lenza rimane più “morbida” in acqua e “fluttua” più naturalmente;
. l’utilizzo di due girelle triple garantisce una buona rotazione dell’esca anche con recuperi molto lenti;
L’azione di pesca deve, come già detto, essere molto lenta, a volte senza nemmeno recuperare con il mulinello ma semplicemente sbacchettare con la canna!!!
La montatura :
1- si lega un amo su un terminale della lunghezza di circa 50 cm, della misura 0,14 - 0,16;
2- con una girella tripla si lega il finale alla lenza madre;
3- sulla lenza madre mettere piombini scorrevoli da 0,5 gr alternati a delle piccole molle;
4- mettere piombi fino al peso desiderato (io non vado mai oltre i 3 o 4 gr);
Come esca si utilizza o una camola singola (meglio se legata) o mezzo caimano o un piccolo verme. L’importante è utilizzare un’esca piccola … se già sono svogliate (le trote) l’esca grande le può solo “spaventarle” e renderle più sospettose.
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