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Addestramento cane da caccia (cerca e ferma)



Il cucciolone, per istinto e passione, si impegnerà a fondo nella cerca scorrazzando libero nei prati, ma sempre sotto il controllo dell'addestratore che non mancherà di tanto in tanto di chiamarlo, accarezzarlo e premiarlo per ricordargli l'obbedienza.  il primo addestramento lo si puo fare con delle quaglie. Si incomincia con un esercizio preliminare molto utile per sviluppare nel cucciolone l'istinto della ferma. Si lega una quaglia per una gamba con uno spago lungo circa due metri , poi l'aiutante la porrà a terra al pulito trattenendola. L'addestratore porterà il cane al guinzaglio a breve distanza e quando il cucciolone vedrà la quaglia camminare e svolazzare tenterà di lanciarsi su di essa per afferrarla. Sarà allora trattenuto energicamente, accarezzato e calmato senza sgridarlo.



 In breve esso rimarrà immobile fermando «a vista» la quaglia che seguirà con lo sguardo in ogni suo movimento.  Dopo di ciò si inizierà l'addestramento: si va in campagna con un aiutante che rechi in un cestino tre quattro quaglie si cerca un campo di addestramento con erba bene distribuita e alta non più di un palmo, lo si percorra in andata e ritorno facendo cercare il cane a vuoto, perché se l'aiutante andasse subito a deporre la quaglia, il cane quasi certamente seguirebbe l'unica traccia da lui lasciata nel percorso e andrebbe diretta- mente sul selvatico, invece così le tracce sono varie e si confondono. Ritornati all'inizio del campo, mentre l'addestratore si allontana con il cane al guinzaglio portandolo in luogo nascosto, affinché non veda, l'aiutante andrà a prendere una quaglia dal cestino tenuto sempre lontano dal cane e, dopo averla un po' intontita scuotendola alcune volte, la deporrà nell'erba  dove il cane non la possa vedere . L'addestratore allora entra nel campo con il suo allievo in modo 'da avere il vento «in faccia» e proveniente dalla direzione della quaglia, fa eseguire il «terra» poi dà il «via» incitando il cane a bassa voce alla cerca senza però eccitarlo. Se è necessario potrà indirizzarlo lanciando nelle vicinanze della quaglia un sassolino. L'allievo, quando sarà giunto vicino al selvatico, può comportarsi come segue:
1) - fermarla solidamente fin dalla prima volta, nel qual caso ci si avvicina senza fretta, lo si accarezza standogli al fianco , quindi con una bacchetta si frugherà nell'erba davanti al cane per farla frullare, lasciando che la rincorra a fondo affinché prenda passione. A ritorno sarà oggetto di carezze. Sarebbe un grave errore sgridarlo per evitargli la rincorsa alle prime ferme, dato che potrebbe intimorirsi e non fermare più.

2) - non avvertire la quaglia, calpestarla, sfrullaria e rincorrerla, oppure rimanere sorpreso, fermo e indeciso al frullo. In quest'ultimo caso incitare il cane e rincuorarlo, ripetete l'esercizio piu’ volte fino a che, avvertita la quaglia.

3) - puntare la quaglia poi investirla subito e farla alzare. Ciò può avvenire per soverchia eccitazione in soggetti molto nervosi e di temperamento esuberante. Accertato che non vuole fermare, gli si pone al collare una cordicella lunga circa venti metri e quando, avvertita la quaglia, sta per investirla, l'aiutante provvede a trattenerlo, mentre l'istruttore si avvicina, lo accarezza, lo calma allentando la corda gradatamente pronto a trattenerlo, immediatamente se tenta di forzare. Tale esercizio sarà ripetuto nei giorni successivi e in luoghi diversi dopo che il cane, lasciato libero, avrà fatto una bella corsa e si sarà calmato, continuando poi saltuariamente fino a che avrà consolidato la ferma. Tenere bene presente che è necessario cambiare ogni volta il campo di prova, in modo che il cane si trovi sempre in una zona nuova di cerca, evitando assolutamente di tenere il cestino delle quaglie vicino al cane durante il viaggio e impedendogli sempre di vedere l'aiutante deporre la quaglia. Se non si hanno tali precauzioni il cane capirà presto il gioco e potrà andare direttamente sulla quaglia, o procedere con cerca sospettosa .