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Addestramento cane da caccia (riporto)




Il riporto è un servizio che si richiede al cane da ferma in caccia per il recupero della selvaggina uccisa, ma specialmente di quella ferita o caduta oltre un canale, una siepe, in acqua o nel bosco impenetrabile, cioè in luoghi in cui sarebbe irrecuperabile da parte del cacciatore. Un cane che riporta, in modo perfetto, dà grandi soddisfazioni ed è veramente bello vederlo avvicinarsi trionfante con la selvaggina in bocca . Quasi tutti hanno il riporto istintivo che si riscontra già nel secondo mese di età quando il cucciolo, trovato un pezzo di carta o uno straccetto, lo prende fra le labbra e gira con esso per gioco. Tale riporto naturale si consolida e perfeziona come segue: fare un fagotto cilindrico, più grosso di un pugno, con una pelle di coniglio disseccata o, in mancanza, di ritagli di tela (non di lana o di stoffe ruvide non gradite in bocca) e fatto eseguire il «terra» al cucciolo, gettarlo lontano qualche metro. Il cane dimostrerà la sua impazienza e potrà anche partire subito, ma voi lo riporterete al suo posto costringendolo al «terra»,
 poi gli darete il «via». Esso si lancerà festosamente sulla palla e nel momento in cui l'abboccherà, voi ordinerete ripetuta mente «porta», «porta» sempre però retrocedendo, mai avanzando verso il cane, per indurlo a venire da voi. Questo è molto importante perché il cucciolo per le prime volte, abitualmente, corre all'impazzata con la palla in bocca per giocare e se voi gli andate incontro per farvela consegnare, egli si allontanerà, mentre se invece voi retrocedete, essendo abituato ad accorrere prontamente al vostro richiamo, sarà indotto a venire subito da voi. Quando vi sarà vicino mettetegli una mano sotto la gola, perché non abbandoni la palla subito, fatelo sedere sul posteriore premendogli con l'altra mano la groppa; accarezzarlo, poi togliergli la palla ordinando «dà», «dà», quindi festeggiarlo