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Bernardelli roma 6

Storia della Bernardelli........................


Nel 1865 Vincenzo Bernardelli lasciò l’officina presso la quale lavorava per cominciare a fabbricare canne a torciglione ed in damasco.
Ma alcuni scritti riportano testimonianza di armaioli della Valtrompia riconducibili ai "nostri" Bernardelli sia nel '600 che nel '700. Si può quindi affermare che i Bernardelli sono protagonisti della storia armiera italiana da almeno quattro secoli.
Dopo i fucili ad avancarica degli esordi, vennero quelli a retrocarica a cani esterni e, prima della fine del secolo, anche i primi hammerless su bascule importate dal Belgio.
In mezzo si hanno notizie di doppiette con canne a torciglione, retrocarica con percussione a spillo databili con buona attendibilità anno 1880.
I quattro figli di Vincenzo, agli inizi del 1900, lasciarono la piccola fucina per trasferirsi in una vera e propria officina che, nel corso degli anni, è andata via via espandendosi, di pari passo col potenziamento tecnologico.
Nel 1925, a differenza di molte altre aziende, la Bernardelli fu in grado di produrre le proprie bascule. Nel 1928 furono prodotti i revolvers mod. ’89.
Nel dopoguerra, l’azienda continuò a fabbricare pistole e fucili da caccia, proponendosi anche sui mercati esteri. Inoltre, essa propose un fucile semiautomatico innovativo, il primo a canna fissa, ad essere alimentato da un caricatore, a pesare Kg. 2.900. Seguirono anche vari modelli di pistole, dai calibri minori al 9 corto, sino al mod. 60.
Dal 1968 al 1971 la Bernardelli si dotò di nuovi uffici e capannoni, potenziando le attrezzature tecniche e gli impianti preesistenti. Nel 1969 nacque il primo sovrapposto. Alla gamma dei suoi prodotti si aggiunse anche una carabina semiautomatica cal. 9 Flobert ed una in cal. 22LR, la replica storica del Mississipi cal. 58 (mod. 55).
La Bernardelli ha dunque prodotto ogni sorta d’arma da fuoco, ma a renderla famosa è stata la doppietta, A&D, H&H od a cani esterni, sempre impiegando molle a lamina, rimanendo in linea coi canonici stilemi anglosassoni. Dal lontano 1922, le boxlock più conosciute ed apprezzate sono quelle della serie S. Uberto (1, 2 e la F.S. dalla bascula rinforzata) e Roma (3, 4, 6). La progressione dei numeri indica i livelli di finitura e d’incisione; dal n. 3 si entra nella linea Roma, contraddistinta da finte cartelle tipo H&H; i modelli 4 e 6 hanno la bascula rinforzata incisa, rispettivamente, all’inglese ed a cesello.
Rispettivamente la Roma 3 aveva incisioni molto semplici, un "modello base" piuttosto spartano, ma alla luce dei fatti ancora oggi molto apprezzabile nella sua semplicità, la Roma 4 poteva avere a richiesta estrattori automatici e aveva il grilletto destro snodato. La 6 differiva dalla 4 di fatto solo per le incisioni e solo a volte per la qualità dei legni.
Per quanto riguarda le datazioni si individua nel 1922 l'inizio della produzione del modello Roma 3, nel 1937 la produzione della prima Roma 4, presente in catalogo fino alla fine degli anni '80.

Doppietta Bernarbelli Roma 6 calibro 12