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Carabina a leva o lever action




La carabina a leva o lever action Ã¨ frutto di un'intuizione di John Moses Browning. Verso la metà dell'ottocento mise a punto un brevetto e peregrinò negli Stati Uniti proponendolo alle industrie armiere. La Winchester rifiutò le sue condizioni e perciò Browning la propose alla F.N. Belga.

E' la tipica sintesi delle esigenze balistiche del pioniere americano dell'ottocento. Leggera, di facile imbracciattura per sparare anche a cavallo, con la possibilità di ripetere in rapida successione più colpi, adatta all'offesa, alla difesa e alla caccia.
La carabina a leva è stata prodotta in varie versioni e calibri da varie aziende: HenryWinchesterF. N. Browning,RegmintonMarlin.


particolare di una carabina a leva

L'azione di caricamento dell'arma si realizza azionando verso il basso e riportando verso l'alto la leva posta attorno al grilletto: con questa operazione si realizza:

-espulsione del bossolo sparato;

-armamento del cane;

-prelevamento della cartuccia dal serbatoio (canna inferiore) e il suo inserimento nella camera di scoppio

La carabina lever action camera munizioni con punta arrotondata, così realizzate per evitare che la loro sequenza nel serbatoio possa creare rischi esplosivi, questo elemento unito alle non eccezionali doti balistiche, non la fanno eccellere come arma per tiri a lunga distanza.



Fonte:La Doppietta.it



L'origine dell'arma a ripetizione a leva va cercata altrove e in epoca ben precedente, se analizziamo l'evoluzione che porterà al fucile Winchester (la più famosa ma non certo l'unica delle armi a leva) il primo progetto di arma di questo tipo si deve a Walter Hunt, creatore del Volitional Repeater, un fucile a proiettili autopropulsi ( la carica di polvere era contenuta nel fondo cavo della palla in piombo e l'innesco era separato) con serbatoio tubolare sotto la canna e due leve di caricamento di cui una apriva e chiudeva l'otturatore e l'altra azionava un elevatore che portava i singoli propiettili all'altezza della camera di scoppio.
Da questo primitivo congegno ( di cui oggi sopravvive un solo esemplare nel museo della Winchester) derivò un modello più evoluto, il Volcanic, ideato da un certo Jennings e prodotto nelle due versioni carabina e pistola, con canne di differente lunghezza e diversi calibri. Tale arma è ben nota ai collezionisti italiani perchè fu copiata dal napoletano Venditti. I proiettili erano ancora autopropulsi ma stavolta l'innesco era incorporato e vi era un'unica leva che azionava sia l'otturatore che l'elevatore. Ad un certo punto la fabbrica Volcanic Arms fu rilevata da Horace Smith e Daniel Baird Wesson che però poi preferirono dedicarsi alla produzione di revolver e cedettero la Volcanic ad un pool di investitori fra i quali spiccava un fabbricante di camicie, tale Oliver Fisher Winchester, che intuito come le armi a ripetizione potessero essere l'affare del futuro rilevò la società e mise a capo della fabbrica l'ingegner Benjamin Tyler Henry, il quale comprese che il problema che stava alla base dello scarso successo dei Volcanic era la scarsa potenza delle munizioni. Così sostituì i proiettili autopropulsi con una cartuccia a percussione anulare calibro .44 e, nel 1860, mise in produzione il fucile Henry.
L'Henry era molto migliore delle armi che lo precedettero ma aveva un difetto nel sisema di caricamento: le cartucce si infilavano nel serbatoio dalla parte anteriore e questo costringeva il tiratore a tenere il fucile verticale, quindi ad esporsi al tiro nemico. Nel 1866 Nelson King, altro collaboratore di Winchester, brevettò lo sportello laterale di caricamento che permetteva di introdurre le cartucce direttamente nel serbatoi. Era nato il fucile Winchester 1866, detto Yellow Boy per la carcassa in ottone resa famosa da tanti spaghetti-western
Nel 1873 la carcassa divenne in acciaio per supportare la maggiore potenza delle nuove cartucce 44/40 a percussione centrale, e nacque ilmodello 1873 seguito tre anni dopo dal modello 1876, il primo Winchester concepito per la caccia grossa (al bisonte sopratutto)
Browning entrò in scena con il suo fucile monocolpo nel 1885, e l'anno dopo cn il fucile 1886 già citato, capace di sparare la potente 45/70 government cui seguì il modello 1887, primo Winchester a ripetizion a canna liscia, in calibro 10 e 12, funzionante a leva, nel 1892 la carabina omonima, versione ridotta del 1886, molto usata n assato nei western americani ( era l'arma di scena preferita fra gli altri da Jhon Wayne)e nel 1893 il primo Winchester a pompa (anch'esso a pallini) che nel 1897 fu convertito per le cartucce a polveri senza fumo e comparve nelle mani dei soldati americani sia nelle fFilippine che nella I° guerra mondiale, col nome di "trench Gun".
Nel 1894 Browning progettò l'omonimo fucile aleva, concepito per le cartucce a polvere senza fumo, destinato a rimanere in produzione per oltre 110 anni, nel calibro 30/30 originale e in altri che venero in seguito (compreso il .44 Magnum)
L'anno dopo mnasce il modello 1895 (quelo della foto che hai postato tu, pippodark!) primo winchester a leva con serbatoio verticale anzichè tubolare. Camerato per calibri militari ( 30/40 Krag, .303 British, 7,62x54R, 30/03 e 30/06 ) e nel .405 destinato alla caccia grossa ( usato in Afrca da Teddy Roosevelt)
e la storia continua...
Cito brevemente i due maggiori concorrenti di Winchester: la carabina Spencer durante la guerra di Secessione ( che fu acquistata in grandi quantità dai nordisti mentre solo poche centinaia di Henry finirono nelle loro mani) e il Marlin, prodotto ancora oggi, in diversi calibri. Ma di loro parlerò più estesamente in seguito.