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Fucile giustapposte.......




Anche se nel linguaggio comune con il termine“doppietta” si suole indicare esclusivamente il classico e tradizionale fucile con canne ad anima liscia a due canne affiancate, poste una accanto all’altra o giustapposte, etimologicamente la parola “doppietta”, sta ad indicare il fucile a due canne, comunque unite, sia giustapposte che una sull’altra o sovrapposte. Mentre per il sovrapposto i“cani” esterni sono incompatibili, per la “doppietta” (a canne affiancate), i cani possono essere sia esterni che interni.








 Le doppiette a cani interni fanno la loro comparsa intorno agli anni ’50, e ad oggi hanno soppiantato quasi completamente le doppiette a cani esterni, in linea con le maggiori preferenze dei cacciatori nei confronti delle doppiette a cani interni o “senza cani”. Nell’armeria del vecchio e tradizionale cacciatore, accanto all’automatico e/o sovrapposto, non può mancare la classica e intramontabile doppietta a cani esterni, che potrebbe essere il suo primo fucile o una doppietta di ultima generazione. Il caricamento della doppietta a cani esterni avviene armando i cani, dopo aver introdotto le cartucce e chiuso il fucile, mentre si mette in sicura abbassando i cani ( non possiede la “sicura” dei fucili senza cani), operazioni da fare con la massima cautela possibile. 



Quasi tutte le moderne doppiette sono con estrattore automatico e monogrillo. Quest’ultimo è un accessorio non gradito da tutti i cacciatori, soprattutto da quelli più anziani abituati con due grilletti, a differenza dell’estrattore ritenuto utile dalla maggioranza dei cacciatori e tiratori. Prima di caricare la doppietta e dopo averla scaricata, è consigliabile dare un’occhiate nelle canne del fucile per assicurarsi che siano libere da qualsiasi corpo estraneo, come foglie o altro. La canna ostruita, anche leggermente, potrebbe scoppiare.