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L’arma finale per il fante del futuro


Spara a raffica sia cartucce calibro 5,56 Nato sia granate da 20 millimetri che grazie a un mirino laser esplodono sulla testa del bersaglio. Sarà prodotta in serie fra cinque anni
a cura di M.M.
La sigla OICW (Objective Individual Combat Weapon) indica la nuova arma polivalente d’assalto sviluppata dalla Alliant Technologies, azienda produttrice di armamenti e munizioni conosciuta anche dagli appassionati italiani per le sue polveri per ricarica. L’arma è stata sviluppata per offrire ai fanti del ventunesimo secolo un unico strumento d’attacco in grado di svolgere le funzioni del fucile d’assalto M-16, del lanciagranate M203 e della carabina M14. La possibilità di usare un doppio munizionamento fa sì che quest’arma possa essere impiegata in azioni antipersonale o contro mezzi e installazioni difensive. Questo sistema d’arma spara munizioni in calibro 5,56 Nato, granate da 20 millimetri e secondo il costruttore ha un rinculo pari a un quarto di quello di una carabina M-14 e solo sensibilmente maggiore di un M-16.



L’arma primaria è costruita dalla Heckler & Koch sulla struttura di un fucile d’assalto calibro 5,56 Nato sulla quale è applicata l’arma secondaria, un lanciagranate bull-pup in calibro 20 millimetri in grado di sparare a raffica. La terza componente fondamentale del sistema è il gruppo ottico/telemetrico applicato al lanciagranate. Il collimatore, che funge anche da visore notturno, permette di individuare il bersaglio, di rilevarne la distanza dal tiratore e di “agganciarne” la posizione se questo è in movimento. La precisione del telemetro nel calcolare la distanza è notevole: entro i 500 metri è di mezzo metro, oltre il chilometro di un metro. Se il tiratore apre il fuoco con il lanciagranate, un circuito telemetrico entra in comunicazione con la spoletta elettronica della granata, facendo in modo che questa esploda esattamente in corrispondenza del bersaglio. Tramite una tastiera è possibile anche regolare manualmente la detonazione della carica, ritardandone o anticipandone l’esplosione, rispetto al contatto con il bersaglio, oppure provocandone la detonazione in volo. In questo caso la granata viene lanciata automaticamente ad un’altezza di due metri e mezzo sopra la posizione del bersaglio ed esplodendo proietta una micidiale pioggia di schegge sul terreno in un raggio di sei o sette metri. Le schegge sono in grado di perforare agevolmente un giubbotto antischeggia PASGT. La portata di tiro delle granate da 20 millimetri è di quasi un chilometro, il doppio di quelle da 40 mm impiegate dal lanciagranate individuale M-203. La tastiera di controllo, a funzionamento elettronico, permette di passare da una canna all’altra con la semplice pressione di un pulsante. Il gruppo di controllo elettronico è costruito dalla Contraves Brashear Systems mentre il collimatore è prodotto dalla Octec.

Il lanciagranate, contenuto in un guscio di materiale polimerico ad alta resistenza, può sparare a colpo singolo, raffica libera e controllata da due colpi. La cadenza di tiro automatico è molto lenta, dieci colpi al minuto, ma superiore a quella di un lanciagranate individuale. Le granate sono contenute in un caricatore monofilare da sei colpi, mentre le cartucce cal. 5,56 nel caricatore del fucile d’assalto sono 30. L’arma base, che è costruita dalla Heckler e Koch ha invece prestazioni analoghe a quelle del fucile d’assalto G-36 e può sparare sia a colpo singolo sia a raffica, con una cadenza massima di 850 colpi al minuto. La cartuccia impiegata da quest’arma è denominata KE ed è prodotta dalla Dynamit Nobel. In caso di necessità il gruppo lanciagranate può essere rimosso in meno di due minuti e il fucile d’assalto può essere usato autonomamente.
Il sistema d’arma pesa circa 6,5 chilogrammi con entrambi i caricatori pieni (30 colpi cal. 5,56 e 6 granate da 20 mm). Da una simulazione effettuata dalla Alliant contrapponendo soldati armati con l’OICW a una squadra dotata di M-16 ed M-203 ad una distanza di 300 metri, è risultato che i fanti armati di OICW potevano contare su un aumento del 500% della loro capacità di incapacitare l’avversario incrementando in modo esponenziale le loro possibilità di sopravvivenza. L’OICW sarà prodotto nella sua versione definitiva nel 2006 e sarà allora che scopriremo quanto costerà e quali corpi speciali lo adotteranno.