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Beretta A 300 outlander



Bella la linea ,con una carcassa in alluminio nero opaco,i legni sono in noce .Il calcio termina con un morbido calciolo in gomma e in dotazione le piastrine per aggiustare la piega,tutto a meno di mille euro.
Il gruppo presa gas deriva dall' A400 ,mentre l'otturatore è ancora a tassello oscillante superiore di chiusura,la valvola a tre fori di buone dimensioni, che danno un funzionamento regolare anche con cartucce da 24 grammi.
Le canne sono in ottimo acciaio con strozzatori Mobilchoke, adatte anche per l'impiego con pallini in acciaio.
Ben bilanciato ,pronto alla spalla ,un ottimo fucile per chi vuole iniziare ,ma anche una scelta intelligente per tutti,con un nome che ci ricorda il meraviglioso semiautomatico beretta di tutti i tempi.

Scheda tecnica

Produttore : Beretta Spa
Modello : A 300 Outlander
Tipo : Semiautomatico presa gas
Calibro : 12/76
Strozzature : Mobilchoke
Calciatura : legno di noce
Peso : circa 3.200 Kg
Prezzo : meno di mille euro

MAG



SCHEDA TECNICA
Calibro:5,56mm
Munizioni:5,56 × 45 mm NATO
Azionamento:operato a gas - raffreddato ad aria - fuoco automatico
Cadenza di tiro:700 - 1100 colpi/min
Velocità alla volata:925 m/s (modello standard)
866 m/s (Minimi Pará)
Gittata: 300 - 1000 m (800 m Parà)
Lunghezza:1040 mm (modello standard)
Lunghezza della canna:18,3" (466 mm)
Peso :6.85 kg (modello standard)
6.56 kg (Minimi Pará)
5.32 kg (modello da veicolo)
Alimentazione:caricatore da 30 colpi,nastro autodisintegrante da 100 o 200 colpi
Organi di mira mire metalliche

La nascita della nuova mitragliatrice leggera belga è datata 1974. Essa è stata concepita come arma di squadra, essendo essenzialmente un fucile mitragliatore, e non ha sostituito interamente la MAG (per plotoni e compagnie), non avendo il proiettile una sufficiente efficacia oltre i 400m.

Introdotta negli anni'80 come rimpiazzo all'ormai ventenne e leggendaria M-60, l'M249/Minimi è un'arma compatta e manovrabile, doti che, però, hanno portato ad un'obbligatoria riduzione di raggio utile di tiro e di potenza di fuoco.
La struttura di questa arma è lineare e testimonia una costruzione e produzione secondo standard europei. La sua struttura ha un'impostazione simile a quella della MAG, ma è fornita di un dispositivo rotante di bloccaggio che scorre nel castello dell’arma. Il peso complessivo, grazie alla nuova progettazione, è di circa un terzo inferiore alla MAG , e resta inferiore persino con il caricatore da 200 colpi e bipede.

L’alimentazione è stata uno dei maggiori particolari d’innovazione nel progetto, perché si è trovato il modo di ripiegare il nastro all’interno di un contenitore sistemato sotto l’arma. Esso contiene 100 o 200 colpi calibro 5,56 NATO, ma è possibile sostituirlo con un caricatore laterale da 30 colpi STANAG, lo stesso dell’M16 statunitense e dell'italiano Beretta AR 70/90. È fornita di una maniglia per il trasporto, e di un bipede per il fuoco a terra, ma l’arma è anche utilizzabile in piedi dato il ridotto rinculo. La canna ha una bocca a leggero tromboncino. L'arma spara con una cadenza di tiro teorica di circa 600-700 colpi al minuto, ma la cadenza è modificabile tramite un regolatore di afflusso di gas posto sotto la canna;la canna è protetta da un copricanna a sezione rettangolare. È utilizzata dalle forze armate di numerosi paesi come arma di appoggio tattico a livello di squadra.

Nella versione ordinaria monta un calcio pieno in polimeri, ed è disponibile una versione con canna accorciata e calcio scheletrato e retrattile (versione Parà) per le truppe d'assalto. La versione SPW prevede invece una canna di lunghezza intermedia fra le due versioni precedenti, calcio simile a quello della versione Parà ed una guida di tipo Picatinny per mirini di vari tipi. Quest'ultima versione, lievemente modificata, è stata adottata dalle Forze Speciali statunitensi con il nome di Mk.46 model 0.
Dopo un lungo lavoro per rendere tale mitragliatrice affidabile, togliendo i difetti trovati nei modelli di pre-produzione, l'arma ha avuto un buon successo operativo e commerciale. Tra i Paesi che hanno adottato la mitragliatrice vi è anche l’Italia, ma soprattutto gli USA. L'arma è stata adattata anche alla nuova cartuccia SS109, sviluppata come munizione NATO standard, e più pesante e potente dell’M193 americana, con una diversa rigatura della canna. Essa è estesamente usata nella missione UNIFIL in Libano (2006) e nella guerra in Iraq (2007).

AUG



L'AUG è un fucile d'assalto prodotta dall'austriaca Steyr.
Fu sviluppato nel 1960 come rimpiazzo dell'Stg.58 (FN FAL), dalla fabbrica austriaca Steyr-Daimler-Puch Company (oggi Steyr-Mannlicher AG&Co)

Il nuovo fucile fu adottato dall'esercito austriaco nel 1977 e la produzione in serie ebbe inizio l'anno dopo (rendendolo uno fra i primi fucili bullpup ad entrare in servizio). Riscosse subito un grande successo essendo adottato dalle forze armate di numerosi Stati (Oman, Irlanda, Nuova Zelanda ecc.), divenendo il fucile d'assalto bullpup più venduto.

Nel 1997 la Steyr (che aveva già cambiato nome in Steyr-Mannlicher), iniziò la produzione dello Steyr AUG A2, la seconda versione e nel 2005 dell'AG3. Quest'ultima versione è caratterizzata da quattro guide accessorie di tipo Picatinny alle quali è possibile aggiungere vari moduli (lanciagranate, sistemi di puntamento laser, mirini ottici). Particolarità dell'arma è la selezione della modalità di fuoco, in base alla pressione sul grilletto si seleziona: colpo singolo e con una pressione più elevata per il tiro automatico.

È stato in dotazione anche al Col Moschin negli anni 90 ma ora è stato rimpiazzato dal Colt M4.

SCHEDA TECNICA

Tipo:fucile automatico
Calibro: 5,56 mm
Munizioni: 5,56x45 NATO
Cadenza di tiro: 650 colpi al minuto
Gittata: 450-500 m con canna standard da 508 mm
Lunghezza : 690 mm (790 mm)
Lunghezza della canna : 407 mm (508 mm)
Peso :3,8 kg con canna standard da 508 mm
Alimentazione: caricatore da 30 o 42 colpi

walther 2000






Camerato in (7,62 × 51 mm), (300 Winchester Magnum), (7.5x55mm Swiss), ha l'intero blocco della meccanica inserito nel calcio, con il relativo imbocco dei caricatori subito dietro l'impugnatura del fucile. E' dotato di un bipiede autolivellante  . Al termine della canna, uno spegnifiamma lungo appena dieci centimetri, assicura che l'operatore non resti abbagliato dal colpo,  ed impedisce al nemico l'individuazione del tiratore.
La configurazione corta e tozza del Walther 2000 gli consente di essere portato sulla schiena senza che questo interferisca con la marcia, dando inoltre la possibilità  di imbracciare un'altra arma lunga, come un fucile automatico .

SCHEDA TECNICA:

Munizioni:(7,62 × 51 mm), (300 Winchester Magnum), (7.5x55mm Swiss),
Azionamento:semi automatica
Gittata:1.000 m,
Lunghezza:905 mm
Lunghezza della canna:605 mm
Peso:6.95 kg
Alimentazione:caricatore da 6 colpi
Organi di mira:ottica in dotazione, assenti mire metalliche

barret M82


barret M82

Il fucile è composto da due parti (superiore e inferiore), stampato in lamiera d'acciaio e collegati da cross-pin. La canna è scanalata per migliorare la dissipazione del calore e risparmiare peso.  Per quanto riguarda gli organi di mira, il fucile è spesso equipaggiato con ottiche a 10x per tiri che variano fra 500 e 1800 metri, in ogni caso sono sempre presenti mirini metallici pieghevoli. Tutti i fucili della serie M82 sono dotati di maniglia pieghevole per il trasporto. Nell'M82A3 è anche presente un monopiede situato sotto la calciatura, mentre la parte terminale del calcio è dotata di ammortizzatore di rinculo a molle. 
  
Il fucile  in Italia è in dotazione al Battaglione San Marco, al Reggimento d'assalto paracadutisti Col Moschin, al Reggimento Carabinieri "Tuscania", al G.I.S. dei Carabinieri, al 17º Stormo incursori e al 4º Reggimento Alpini Paracadutisti "RANGER".


 SCHEDA TECNICA:Calibro:.50 Browning Machine Gun (12,7x99mm NATO)
Munizioni:12.7x99 mm
Azionamento:semiautomatico
Velocità alla volata:854 ms (proiettile M33)
Gittata:1800 metri (alcune versioni hanno una gittata di 3500 metri)
Lunghezza:1448 mm
Lunghezza della canna:737 mm
Peso:12,9 kg
Alimentazione:10 colpi a caricatore
Organi di mira:mirino ottico telescopico

Fucili da caccia a misura d'uomo Stefano Fausti

Foto presente in internet

Ti piacerebbe andare a caccia? Se si, la prima cosa da fare è quella di acquistare un fucile di qualità Fausti e con esso imparare a sparare.

La caccia è certamente lo sport più autentico con cui si è molto vicini alla natura. Praticando questo tipo di attività si trascorrono intere giornate all'aria aperta, in condizioni climatiche spesso estreme; si attraversano a piedi lunghe distanze, ci si muove senza farsi sentire, si impara a conoscere un gran numero di animali, si studiano i loro movimenti, come si muovono e in che modo comunicano tra loro

Per un cacciatore la scelta del fucile da portare a caccia non è una cosa da prendere sotto gamba. Questo perché i fucili hanno una loro personalità, ognuno diversa dall'altro. Tutte le armi vengono progettate per sparare con precisione, ma con il fucile da caccia, colpire il bersaglio dipende molto dal tiratore.

Carabina aria compressa HW 100 Sport 5,5



Canna fissa con contrappeso riduttore di rumore in volata, ; eccellente precisione, assenza di vibrazioni, veloce e facile ripetizione dei colpi, caricatore da 14 piombini; serbatoio aria fino a 200 bar,  scatto match. Arma nuova.

scheda tecnica
•Canna di alta precisione in acciaio rigata Lothar-
•Canna fissa dotata del silenziatore
•Lunghezza canna: 410 mm

SCHEDA TECNICA
•Calibro: 5,5 mm
•Velocita’ alla bocca: 220m/s circa
•Energia cinetica/potenza < 17 Joule; (16,3 j)
•Ottima precisione di tiro, bilanciamento e velocita′ ricarica
•Predisposizione per il montaggio del cannocchiale
•Grilletto a due tempi
•Grilletto regolabile
•Sicura manuale
•Impugnatura sagomata, antiscivolo curata nei dettagli
•Calcio in noce anti urto, anti vibrazione tipo “Monte Carlo” con guancia e calciolo in gomma
•Funzionamento: PCP
•Caricatore da 14 colpi
•Manometro
•Autonomia carica: 140 colpi circa
•Serbatoio aria compressa (200 BAR)
•Munizioni: consigliabili di qualsiasi forma, meno sferici
•Lunghezza totale: 975 mm
•Peso: 3.8 kg
•Produzione: Weihrauch – Germany

Per info.armionline1@gmail.com

Carabina aria compressa weihrauch HW 80 cal. 4,5

SCHEDA TECNICA
Canna basculante da 50 cm, scatto rekord, mirino a tunnel, fogliette intercambiabili. Peso 3,8 kg. Calciatura "bavarese"  con zigrino sull'impugnatura a pistola. Precisa, potente ed affidabile, con pistone di grandi dimensioni, la più performante delle carabine a canna basculante depotenziate.
Per info.armionline1@gmail.com

Carabina aria compressa WEIHRAUCH HW 950 lux cal. 4,5




Carabina aria compressa WEIHRAUCH HW 950 lux cal. 4,5 canna basculante da 41 cm; scatto rekord regolabile, mirino a tunnel e tacca di mira con inserti fluorescenti TruGlo; calciatura con impugnatura a pistola e asta zigrinate, peso 3,2 kg. Arma molto maneggevole e compatta .
Linea finissima e massima eleganza contraddisguono la carabina basculante Weihrauch Hw 950 Lux.
Rispetto alla versione Standard, la Luxus si pregia di un'ulteriore zigrinatura finissima posta in prossimità dell'astina.
La scina è di 11 mm e presenta tre fori utilizzabili per il freno dell'ottica. La sicura è automatica.
Lo scatto del grilletto è la parte che rende ogni carabina Weihrauch tra le migliori sul mercato. 
Le tacche di mira sono regolabili in alzo.
Le carabine ad aria compressa Weihrauch rappresentano attualmente il miglior rapporto qualità prezzo attualmente sul mercato.
Scheda  Tecniche:
•Marca: Weihrauch
•Modello: HW 950 Lux
•Calibro 4,5 mm
•Lunghezza: 1070 mm
•Lunghezza canna: 410 mm
•Peso: 3,3 Kg
•Versione Depotenziata di Libera Vendita a maggiorenni
Per info.armionline1@gmail.com

Sovrapposto REDOLFI Eos Sporting cal. 12/76





Sovrapposto REDOLFI Eos Sporting cal. 12/76, canna da 76 con bindella superiore da 9 mm ventilata, strozzatori interni. Mirino ad alta visibilità in fibra ottica. Bascula in acciaio con incisioni e riporti in oro. Estrattori automatici. Monogrillo con selettore; grilletto dorato. Calcio regolabile in noce con impugnatura a pistola; finitura laser tech ad olio. Calciolo in gomma anti-rinculo. Asta a coda di castoro. Peso Kg.3,500 Kg. Dotato di valigetta di trasporto, set di strozzatori extended da 10 mm. Arma ideale per tutti coloro che vogliono intraprendere con buoni risultati la disciplina sportiva del percorso di caccia (Sporting).Fucile molto bello pari al nuovo. per info.armionline@gmail.com Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

SCHEDA TECNICA
-Marca: Redolfi
-Modello: Eos Sporting
-Calibro: 12/76
-Canna: Cm 70 con bindella ventilata
-Strozzatori: Interni
-Mirino: In fibra ottica
-Bascula: Acciaio con incisioni in oro
-Estrattori: Automatici
-Monogrillo con selettore
-Grilletto: Dorato
-Calcio: Regolabile in noce
-Calciolo: Gomma antirinculo
-Peso: Kg 3,500
In dotazione:
-Valigetta
- 5 strozzatori

Browning B 525 Milion Limited Edition



Prova fucile canna liscia Browning B 525 Milion Limited Edition cal.12 magnum


La Browning ha festeggiato nel 2009 la fabbricazione del milionesimo sovrapposto della famiglia B 525.
Il B 525 è l'ultima evoluzione di un arma mitica ,nata nel 1925 da John Moses Browning ,il B25 il non plus ultra dei sovrapposti.


Per festeggiare questo milionesimo fucile fabbricato,la Browning crea una serie speciale,limitata e numerata. Ne saranno fabbricati soltanto 250 esemplari nella versione caccia e tiro.Questi B 525 limited edition dalla finitura curata,dai legni rigorosamente scelti,sono dotati di incisioni escxlusive,realizate per l'occasione.
Scheda tecnica.Canne : cilindriche, sovrapposte,cromate internamente,lunghezza 71 o 76 cm.
Calibro : 12 magnum.
Camere : 76 mm.
Strozzature : 4 strozzatori intercambiabili invector in acciaio lunghi 60 mm.
Bindella superiore : ventilata da 6 mm.
Calcio : pistoleta.
Lunghezza : 375 mm.
Piga al nasello : 36 mm.
Piga al tallone : 56 mm.
Asta : ''a tulipe''.
Peso: 3,1 Kg.
Bascula: argento vecchio.
Parti in legno : satinate.

Scheda tecnica Dea Express



 Questo express si presta molto bene per la caccia all’alce, all’orso, al cinghiale in girata al cervo ecc.
Il modello Dea Express, prodotto dalla Fausti è un fucile a canna rigata giustapposto. Vediamo le sue caratteristiche tecniche:

•Costruttore: Fabbrica d’ Armi Fausti
•Modello: DEA EXPRESS

Scheda tecnica 

•Tipo: Fucile a doppie canne rigate giustapposte tipo EXPRESS.
•Impiego pratico: Arma specifica per la Caccia al cinghiale in battuta.
•Calibri: 7 x 65 R, 30 R Blaser, 8 x 57 JRS, 9,3 x 74 R, 444 Marlin
•Sistema batterie: Box-Lock Anson Deeley modificato.
•Estrattori: Automatici.
•Scatto: Bigrillo senza selettore.
•Canne: lunghe 600 millimetri e realizzate in acciaio al nichel cromo bonificato mediante rotomartellatura a freddo.
•Congegni di puntamento: Mirino a pallino su rampa. Tacca di mira aperta abbattibile montata su mezza bindella. Su richiesta è possibile montare anche un mirino in fibra ottica di colore rosso e l’arma è predisposta anche per il montaggio degli attacchi per l’ottica.
•Calcio ed asta: Il calcio è a pistola con poggia guancia tipo bavarese ad un foglio, in noce europeo con calciolo ventilato antirinculo in gomma. L’astina è a coda di castoro di tipo avvolgente con becco d’oca e con lo sgancio a pistoncino. Il zigrino è scozzese a passo fine eseguito a mano.
•Finiture: La basculla è impreziosita con ornato e riporti in oro, completamente eseguiti a mano. La brunitura delle canne è lucida ed i legni sono finiti ad olio.
•Peso: Circa 3.300 grammi.
•Lunghezza: 1.030 mm, con canne da 600 mm.
•Materiali: Bascula in acciaio trilegato al NI-CR-MO
•Accessori: Valigetta ed altri accessori a richiesta
•Prezzo: ND

Express Redolfi




E' un fucile a canna rigata sovrapposto.

Caratteristiche tecniche:
•Costruttore: Fratelli Redolfi
•Modello: Fucile tipo express a doppie canne rigate sovrapposte
•Tipo: Merlin, Special Lusso ed Extra Lusso

•Impiego pratico: Destinata principalmente  alla caccia al cinghiale
•Calibri: 444 per la Marlin, possono essere camerate anche in calibro 9,3 x 74 R e 8 x 57 JRS
•Estrattori: automatici e selettivi
•Scatto: Monogrillo
•Canne: le canne sono  prodotte dalla Sabatti.  Lunghe sessanta centimetri,  portano la lunghezza totale dell’arma a circa 103 centimetri, sono realizzate in acciaio al nichel cromo bonificato mediante rotomartellatura a freddo. L’ottimo grado di finitura interna e la perfezione geometrica delle rigature conseguibili con questo procedimento, conferiscono alle canne un’ottima precisione di tiro.  L’unione delle canne viene eseguita in monoblocco e le semi bindelle sono saldate a stagno
•Congegni di puntamento: Il mirino a pallino in ottone, montato sopra una piacevole rampa, e’ abbastanza visibile anche in condizioni di luce precarie.
•Calcio ed asta: Il calcio a pistola con  poggia guancia alla bavarese e l’astina a coda di castoro sono in noce balcanico scelto, di buona qualità  finito ad olio. Deviazioni e pieghe possono essere richieste su misura dal cliente. Ottimo il zigrino a passo fine eseguito a mano e provvidenziale il calciolo antirinculo in gomma. Particolare degno di nota e’ che, sempre su richiesta del cliente, si può avere un calcio personalizzato, completamente inciso e lavorato secondo gusti prettamente Mitteleuropei, con soggetti di caccia sia europea che africana.
•Finiture: L’estetica dell’arma e’ accattivante, sia per la pulizia della linea che per la sobrietà dello insieme.L’arma punta all’essenziale pur mantenendo un certo grado di finiture, le leggere incisioni manuali  sono buone, sul petto di bascula spicca il marchio stilizzato dei Redolfi ,mentre  decisamente bella è la scritta EXPRESS sopra le canne. Esiste un modello Special Lusso con forte incisione in stile sempre eseguita a mano e una
una versione “Fuori Serie” con la bascula interamente realizzata dall’Artigiano partendo dal pieno, con i rinforzi a pipa laterali e finiture personalizzate su richiesta del cliente. L’accoppiamento tra meccanica e calciatura per essere stato eseguito industrialmente e’ più che accettabile, guardando attentamente si notano delle tracce di polvere rossa utilizzata dall’artigiano per eseguire con precisione l’incassatura.
•Materiali: La bascula cromata, realizzata in acciaio trilegato al NI-CR-MO ad alta resistenza è di produzione Sabatti.
•Prezzo: Il prezzo del Modello base in calibro 444 Marlin e’ di circa 1500/1600 euro mentre la versioni Special Lusso circa 2000,00 euro la versione Extra Lusso costano circa 3000,00 euro.

AR 70/90 scheda tecnica







Il fucile d’assalto Ar 70/90 è camerato per il calibro americano 5.56 mm della famosa Società italiana di armi Pietro Beretta Spa che lo ha cominciato a sviluppare nel 1968. Il fucile definitivo apparve circa nel 1972 e dopo le prove fu adottato dalle Forze Speciali italiane, così come da degli eserciti stranieri, come quelli della Giordania, della Malaysia ed altri. Il fucile fu designato AR-70/223, ed era disponibile in tre versioni di base (fucile d’assalto standard AR-70/223, carabina SC-70/223 con lo stesso tromboncino ma con calciolo gruccia ripiegabile, ed una carabina speciale SCS-70/223 con tromboncino accorciato e calciolo gruccia ripiegabile). Venne sviluppata anche la versione da appoggio tattico (mitragliatrice leggera), variazione sul modello base del 70/223, col caricatore a cassetta amovibile rapido, ma non ottenne grosso successo.




Cenni storici

Il progetto di base mostrò dei piccoli difetti, e quando l’esercito italiano decise di sostituire il suo obsoleto fucile d’assalto Beretta BM59 in calibro 7.62mm col nuovo calibro Nato 5.56mm, la Beretta partecipò alla gara d’appalto con la versione migliorata dei 70/223. Questa versione migliorata apparsa nel 1985 vinse le prove successive. Nel 1990 l'AR-70/90 fu adottato come fucile d’assalto standard, con le varianti disponibili di SC-70/90 (lo stesso fucile ma col calciolo gruccia ripiegabile per Forze Speciali) e l’SCP-70/90 (carabina per truppe Aerotrasportate con tromboncino accorciato e calciolo gruccia ripiegabile). Una versione da appoggio tattico (mitragliatrice leggera) è disponibile come Mitragliatrice leggera 70/90. Il Beretta AR-70/90 è il fucile d’assalto standard dell'Esercito italiano, ed è anche offerto per l’esportazione. Sia i fucili d’assalto 70/223 che i fucili d’assalto 70/90 sono disponibili anche in versione solo semi-automatica per polizia ed il mercato civile.

AR 70/90 con ottica



Descrizione tecnica

Gli AR-70/223 ed i fucili d’assalto AR-70/90 sono molto simili nel progetto base, ma con delle differenze. La descrizione sotto riportata è per l’AR-70/90, con riportate le differenze rispetto al celebre 70/223, dove necessario.L'AR-70/90 è un’arma da fuoco automatica a recupero di gas. Il castello è fatto in lamina d’acciaio stampata, composte da due metà unite sul retro e sul fronte. Per la manutenzione da campo si può aprire il castello spingendo il pulsante sul retro che svincola il castello che è incardinato sulla parte anteriore. Se necessario, può essere svincolato anche il cardine anteriore, così si potrà separare completamente il castello. Sull'AR-70/223 il castello superiore è di sezione trasversale quadrata, con nervature di rinforzo separate. Questa conformazione si dimostrò poco robusta, per cui l'AR-70/90 presenta una sezione trasversale del castello superiore sagomata di forma trapezoidale, con saldate delle nervature di rinforzo.L’azione a recupero di gas dell'AR-70/90 è di tipo convenzionale, col pistone del recupero gas lungo, posizionato sopra il caricatore. L’asta del pistone del gas è collegato al gruppo otturatore con un chiavistello, e la molla di ritorno è posizionata sul pistone del gas, sopra il caricatore. Il gruppo recupero gas presenta fori di parzializzazione dell’uscita dei gas (per le condizioni ordinarie o critiche), e la chiusura completa della fuoriuscita gas, avviene alzando l’apposita leva ad anello per il lancia granate. Quando la leva per il lancia granate è alzata nella posizione di fuoco, chiude automaticamente e del tutto la fuoriuscita dei gas che vengono tutti convogliati nel vivo di volata. La leva selettore è piuttosto simile a quella dei fucili d’assalto Kalashnikov AK-47, ed ha i lati massicci, i quali sono imperniati nel manicotto del tromboncino che è solidale alla canna. L’astina o impugnatura anteriore e agganciata al tubo copri asta guida molla.

L’asta guida molla è coperta da un tubo, ed è possibile la sostituzione rapida della canna (ma solo per la manutenzione non da campo), senza l’esecuzione delle rettifiche estese della testata. Il vivo di volata è cromato internamente.

Il selettore per il tiro ordinario/automatico sui fucili d’assalto della serie AR-70/90 è per colpo singolo, raffica controllata di tre colpi (accessorio extra sui fucili d’assalto AR-70/22) e raffica. Il selettore della sicura ordinaria è ambidestro sui fucili d’assalto della serie AR-70/90, mentre è localizzato sul lato destro del castello sui fucili d’assalto della serie AR-70/223.

Carabina d'assalto Beretta SCP 70/90,la canna intercambiabile è usata per laciare le granate



Il caricatore delle armi della serie dei fucili d’assalto AR-70/90 è realizzato usando lo STANAG NATO (Colt M16), col pulsante di sgancio localizzato in basso su ambo i lati del castello sotto il selettore di tiro. Sui fucili d’assalto AR-70/223, il caricatore era semilunare per trenta colpi, con il pulsante di sgancio localizzato sotto il selettore di tiro ed il ponticello del grilletto. Sia i fucili d’assalto AR-70/90 che i fucili d’assalto serie AR-70/223, sono del tipo ad otturatore aperto quando il caricatore è esaurito. Il pulsante di sgancio dell’O.A.C.E. è localizzato sul lato sinistro del castello, sopra il selettore di tiro.

Il mirino dei fucili d‘assalto AR-70/90 si trova sopra il gruppo recupero gas, e la diottra/tacca di mira del tipo ad alette è tarata per 250 o 400 metri. Sulla superficie del castello è presente una maniglia sganciabile che ha degli agganci di tipo STANAG NATO per potervi apporre tutti i vari accessori disponibili (intensificatori di luce "Orion" o Aimpoint, mirino telescopico 4X Zeiss), possono essere installati facilmente anche altri mirini con attacchi compatibili, se richiesto.

Le impugnature su tutti i fucili è fatta di plastica, sia sui fucili standard che hanno il calciolo-gruccia di plastica o fisso. Il fucile d’assalto SC-70/223, il fucile d’assalto SC-70/90 ed il fucile d’assalto SCP-70/90 sono solamente varianti dei fucili AR avendo di particolarità il calciolo-gruccia, metallico, ripiegabile e non coperto di plastica. La carabina di SCP-70/90 è simile all’SC-70/90 e si differenzia per il tromboncino spegni-fiamma accorciato che non può essere usato per lanciare granate. Comunque, un lanciatore di granata amovibile è disponibile ed è agganciabile con un morsetto sotto l’astina subito dopo il ponticello del grilletto. L’impugnatura a pistola di tutti i fucili d’assalto di AR-70/90 hanno di serie una cavità all’interno della quale è alloggiato un kit di pulizia.

Un’ampia varietà di accessori è inoltre disponibile per i fucili d’assalto AR-70/90, incluso coltello, baionetta, bipiedi pieghevoli amovibili, riduttori di lampi di fuoco (smorza-fiamma), ecc..

Beretta AR 70/90,cambiando il calcio sottostante diventa  la carabinaSC-70/90








SCHEDA TECNICA

AR-70/223AR-70/90, SC-70/90SCP-70/90
Calibro5,56x45mm M1935,56x45mm NATO (SS109/M855)
Lunghezza995 mm988 mm
756 mm SC-70/90 con calciolo ripiegato
908 mm
663 mm con calciolo ripiegato
Lunghezza canna450 mm450 mm360 mm
Peso a vuoto3,8 kg4,07 kg3,8 kg
Capacità caricatore30 colpi
Rapidità di tiro650 colpi al minuto670 colpi al minuti
Gittata utile400 metri500 metri350 metri
Gennaro Fernicolahttps://plus.google.com/117376392358528006917

Simonov SKS con scheda tecnica






Sergei Gavrilovich Simonov non è un uomo comune. E' un "self made man" sovietico. Nato nel 1894, comincia a lavorare in fonderia appena finite le scuole elementari. Continua comunque a studiare, e frequenta un corso di tecnica meccanica che lo porterà a collaborare nel 1917 con il progettista Federov, con il quale lavora al perfezionamento del "Federov Avtomaticheskaya Vintovka Federova, 1916g" (Fucile Automatico Federov 1916).
Dopo la Rivoluzione d'Ottobre continua a studiare, stavolta all'Istituto Politecnico di Mosca. Nel 1924, a 28 anni, comincia a lavorare all'Arsenale di Tula. Nel 1926 è un ispettore del Reparto Controllo Qualità e nel 1927 Federov, che è uno dei responsabili del Reparto Progettazione e Sviluppo, lo chiama a lavorare nel suo reparto.


Lo sviluppo dell'SKS.

Nel 1907 Vladimir Federov scrive "Avtomaticheskogo Oruzhie" ("armi automatiche"), nel quale sostiene la necessità dello sviluppo di un fucile semiautomatico leggero per sostituire il valido ma ormai obsoleto Mosin Nagant, arma di ordinanza dell'esercito zarista. Sia pure con tanti anni di ritardo, la Storia ha poi dato ragione alle sue tesi quando i modelli SKS ed AK sono diventati la colonna portante dell'armamento sovietico.
Sempre nel 1907 Federov e Vasily Alekseyevich Degtyarve svilupparono un fucile semiautomatico abbastanza valido, salvo alcuni problemi di alimentazione e di affidabilità che furono attribuiti dai progettisti all'utilizzo della munizione 7,62x54, munizione sovietica di ordinanza di tipo "rimmed" sviluppata nel 1891 per l'utilizzo nei bolt-action Mosin Nagant. Malgrado i problemi riscontrati nel prototipo, i militari chiesero a Federov di proseguire nello sviluppo dell'arma.
Federov non si fece pregare e continuò lo sviluppo del semiautomatico usando una munizione molto diversa dalla 7,62x54, ovvero la giapponese Meiji calibro 6,5x50 mm. Il risultato fu un successo e l'arma fu accettata con la denominazione di "Federov Avtomat 1916" (FA-16).
Alcuni FA-16 furono anche utilizzati in ambito bellico alla fine della I GM, ma sul campo l'arma fu deludente; in condizioni di uso bellico, con l'arma sporca, si verificavano ancora i problemi già visti sul primo prototipo, ovvero problemi di alimentazione e di mancata accensione dell'innesco.
La fine del Federov Avtomat 1916 avvenne più per motivi politici che per le reali carenze dell'arma. Federov non amava troppo i comunisti che avevano preso il potere nel 1917, e l'antipatia era ricambiata. L'assenza di "amicizie politiche", assieme alla presenza di grandi quantità di munizioni in calibro 7,62x54 contribuirono alla contemporanea "caduta" di Federov e della munizione 6,5x50.
I progettisti di armi sovietici furono spinti dal "regime" a dedicare le proprie energie allo sviluppo di un semiautomatico per uso militare che utilizzasse le munizioni 7,62x54 già in uso.
Il passo successivo nello sviluppo dell'SKS avvenne nel maggio 1935, quando l'esercito sovietico indisse una gara per lo sviluppo si un nuovo fucile semiautomatico per la fanteria. Sergei Gavrilovich Simonov partecipò alla selezione ed il suo progetto fu accettato con la denominazione "Avtomaticheskaya Vintovka Sistemi Obrazets 1936" (Fucile Semiautomatico Simonov modello 1936) o AVS-36.
L'AVS-36 era stato progettato per montare un caricatore intercambiabile da 15 colpi, ma il fucile durante i test manifestò parecchi inconvenienti specialmente se usato a lungo in modalità full-auto. Inoltre, probabilmente a causa della eccessiva potenza della munizione 7,62x54, furono riscontrati alcuni problemi di "fatica del metallo".
Fu allora che Feodor Vasilevich Tokarev presentò il progetto dell'SVT-38, che utilizzava un caricatore da 10 colpi. In effetti l'SVT-38 aveva meno problemi di funzionamento dell'AVS-36, e soprattutto Tokarev godeva, contrariamente a Simonov, dell'appoggio di Stalin... e l'SVT-38 fu preferito all'AVS-36 per la produzione militare, fino alla sostituzione con l'SVT-40. Maggiori notizie sull'SVT possono essere trovate nella scheda apposita.
Durante la II guerra mondiale Simonov non rimase inoperoso, e progettò il fucile anticarro PTRS, un ottimo "fucile pesante" in calibro 14,5x114 mm., e lavorò anche su un mitragliatore (che non ebbe successo) basato sulla munizione 7,62x25 Tokarev. Dalla "riduzione" del disegno del PTRS, unito alla munizione "corta" era stata tracciata la via per la nascita dell'SKS.
Nel 1943 i sovietici avevano sviluppato la munizione 7,62x39, ed il fucile semiautomatico SKS utilizzava questa munizione. L'arma fu sperimentata in "prove di tiro sul campo" in Bielorussia nel 1944 e dopo qualche perplessità fu ufficialmente adottata con la denominazione "7.62 Samozaryadnyi Karabin Sisyemi Simonova Obrazets 1945g" (Carabina Semiautomatica Simonov modello 1945 calibro 7,62), o SKS-45, e fu scelta in sostituzione del Tokarev SVT-40.
La produzione in grande serie iniziò nel 1949 all'Arsenale di Tula, e proseguì (in URSS) fino al 1955.
Le principali carenze dell'SKS erano l'assenza della modalità full-auto e l'assenza di un caricatore amovibile.
Fu per l'eliminazione di queste carenze che Michail Timofeyevich Kalishnikov progettò, ispirandosi fortemente all'SKS-45, il suo "Avtomat Kalishnikova Obrazets 1947" o AK-47.
Nel 1953 l'SKS-45 fu sostituito, come arma standard dell'Armata Rossa, dall'AK-47.
Anche dopo essere stato rimpiazzata dall'AK-47, la carabina SKS continuò ad essere prodotta per due anni e fu adottata da numerosi Paesi del Blocco Comunista, che in molti casi cominciarono a produrla autonomamente, come la DDR (denominata Karabiner-S), il Nord Corea (denominata Carabina Tipo 63), la Jugoslavia (fucile M59/66) e la Repubblica Popolare Cinese (denominata Carabina tipo 56).
Numerose altre nazioni adottarono la carabina SKS pur senza avere il permesso di produrla, come Afghanistan, Albania, Congo, Indonesia, Iraq, Laos, Forze Paramilitari Libanesi, Mongolia, Marocco, Egitto, Vietnam e Yemen.
In particolare la Repubblica Popolare Cinese non si è limitata a produrre l'SKS con la denominazione di Carabina Tipo 56, ma ha sviluppato un derivato dotato di funzionalità full-auto, denominata Tipo 68/72, che è facilmente identificabile dalla leva del selettore di raffica. Per la cronaca, negli anni 80 i cinesi stavano ancora sperimentando nuove variazioni dell'SKS.
Quello che purtroppo i cinesi non hanno mai modificato è quell'orribile baionetta a forma di spiedo che, fortunatamente, i sovietici hanno invece abbandonato dopo pochi mesi di produzione.

Durante il periodo delle Guerra Fredda, in USA l'SKS era così raro che l'ATF (Bureau of Alcohol, Tobacco and Firearms) lo inserì nella lista dei fucili rari, la spesso citata "Curio and Relics List". Oggi è uno dei fucili "stranieri" più diffusi in USA, ed i cinesi ancora lo producono per il mercato civile (il Norinco SKS).
Viene spontaneo chiedersi quali siano le ragioni che hanno decretato il successo di quest'arma e si scopre che il segreto sta nella estrema versatilità e nella facilità di "customizzazione". In USA ci sono decine di siti che vendono accessori aftermarket per l'SKS, si va dai calci "da caccia" in materiale polimerico, ai copri-culatta dotati di slitta weaver per l'attacco dell'ottica, ai freni di bocca... e si arriva alle elaborazioni estreme che lo trasformano in un fucile bull-pup dotato di ottica, con caricatore da 30 colpi e magari anche full-auto.

Scheda tecnica
Munizione: 7.62x39 russa
Modo Operativo: Semi-automatico,a recupero gas
Alimentazione: caricatore interno da 10 colpi
Peso (scarico): 3,85kg
Lunghezza: 102,1 cm
Canna: 52,1 cm
Rigatura: 4 rigature, destrorse
Velocità della munizione alla bocca: 735 m/sec
Cadenza di fuoco: 20 colpi/minuto
Distanza effettiva massima: 400 m

M-16/AR-15 fucile militare





L' M16 è ancora un fucile multiuso in dotazione agli Stati Uniti.Inoltre è ampiamente usato dalle agenzie governative degli Stati Uniti,nella forma militare (per esempio, il LAPD ha avuto qualche M16s, ritirato dall'esercito), o soltanto nella forma semiautomatica "civile". I fucili di stile Ar-15 sono fatti negli USA. almeno in una dozzina di fabbriche, quali Armalite, Bushmaster, Colt, FN, Hesse, Les Baer, e da altre piccole imprese.  I fucili  M16 sono anche prodotti fuori degli USA,come nel Canada, da Diemaco.La Cina inoltre fa  fucili del tipo Ar-15 nelle fabbriche della NORINCO. 

I fucili M16 sono usati anche da molti gruppi militari stranieri,come lo SRS britannico, che ha preferito l' M16 rispetto all' L85A1. Attualmente quasi tutti i difetti iniziali dell' M16 sono stati risolti ed è considerato fra i migliori fucili d' assalto nel mondo. Mentre la relativa affidabilità nelle circostanze più dure non può essere paragonata al suo rivale principale, il Kalashnikov Ak-47 ed Ak-74, è ancora un fucile abbastanza funzionale se trattato bene.C'è da dire che è anche molto comodo da imbracciare e che è abbastanza preciso. Uno dei vantaggi chiave del disegno di Stoner(il suo inventore),è la flessibilità estrema della costruzione. Attualmente le parti intercambiabili sono disponibili in varie lunghezze e profili (canne da  7 - 24 pollici, sottili e pesanti),e in dozzine di calibri da pistola e da fucile (dal cal. 17 molto piccolo ma veloce Remington e fino al 458 SOCOM e dal 22LR al 9mm Luger fino al 50AE ).

M 16/A4

SCHEDA TECNICA

M16A1M16A2
Calibro5.56x45mm (.223 Remington), M1935.56x45mm NATO / M855
Funzionamentoa recupero di gas,otturatore rotante
Lunghezza totale986 mm1006 mm
Lunghezza canna508 mm508 mm
Peso a vuoto/pieno con 30 colpi2.89 kg / 3.6 kg3.77 kg / 4.47 kg
Capacità serbatoio20 o 30 colpi standard
Cadenza di fuoco650 - 750800 colpi al minuto
Velocità ogiva alla bocca945 m/s975 m/s
Tiro utile massimo460 metri550 metri

Dragunov SVD (Fucile sniper)




L'SVD è stato progettato non come fucile  sniper  standard. Infatti, il ruolo principale nell'esercito russo del Soviet  SVD è di estendere la distanza efficace di fuoco di ogni squadra di fanteria fino a 600 metri e di fornire fuoco di supporto ben mirato.L' SVD è leggero (per la sua categoria), abbastanza preciso, e dispone di fuoco semi-automatico. La prima richiesta per un nuovo fucile da sniper  Ã¨ apparsa nel 1958. Nel 1963,l' SVD (Snaiperskaya Vintovka Dragunova, o fucile da sniper di Dragunov) è stato accettato dall'esercito Russo.L' SVD può usare qualunque genere di munizioni dello standard 7.62x54R, ma la cartuccia primaria sviluppata specialmente per l' SVD ha il nucleo di acciaio. Ogni squadra di fanteria nell'esercito (sovietico) russo ha un tiratore equipaggiato con l'SVD.
L'SVD è estremamente versatile in tutte le circostanze e progettato per le battaglie più ardue. Ha tacche di mira di riserva aggiustabili  come opzione  standard, come pure un supporto per baionetta (tipo della baionetta dello standart Ak-47).
L'ultimo ammodernamento incorpora una robusta copertura in polimeri. Inoltre,per i paracadutisti e per le truppe montate l'SVD è fornito di calcio pieghevole e canna  ridotta (590 millimetri).E' stato aggiunto anche una spegniffiamma.
Tutte le modifiche dell' SVD hanno superato molte prove reali di battaglia durante la guerra afgana così come molti altri conflitti locali, includenti le ultime guerre di Chechenya.L' SVD è stato ampiamente  usato e copiato in molti paesi precedenti del patto di Varsavia ed è ancora in servizio nell'esercito russo e in molte agenzie governative russe.

Specifiche tecniche:

Calibro: Russian 7.62x54mm Rimmed
Funzionamento: a recupero gas,semi-automatico,otturatore rotante,pistone corto
Serbatoio: 10 colpi
Peso: 4.31kg vuoto e senza ottica
Lunghezza: 1225 mm
Lunghezza canna: 620 mm
Velocità di fuoco: 30 RPM
Velocità fuoco mirato: 3-5 RPM
Tipo ottica: PSO-1 con reticolo illuminato
Accuratezza: meno di 2MOA a 600m

fucile di precisione (CheyTac M200)




SCHEDA TECNICA Calibro: .408 pollici
Munizioni :.408 CheyTac
Azionamento: manuale
Velocità alla volata :1100 m/s
Gittata: 2000 m
Lunghezza: 1397 mm
Lunghezza della canna: 762 mm
Peso :12.3 kg
Alimentazione: 5/7 colpi
Organi di mira :mirino ottico
Note :calcio retrattile, bipede telescopico e silenziatore

STORIA

Il CheyTac M200 è un fucile di precisione prodotto dalla compagnia statunitense Cheyenne Tactical LCC. per tiri da lunga distanza (LRRS, acronimo per Long Range Rifle System) contro il personale. Impiega munizioni calibro .408 CheyTac: questo munizionamento garantisce un'ottima precisione su distanze considerevoli. L'M200 fa parte dell'SWS (Sniper Weapon Sistem) chiamato CheyTac Intervention, che non include solamente la carabina M200, ma anche altri fondamentali componenti:
* il munizionamento .408 CheyTac: questi proiettili sono stati realizzati appositamente dalla Cheyenne Tactical per garantire una precisione inferiore al minuto d'angolo su distanze superiori ai 2500 yard. Questo proiettile colma il divario tra il .338 Laupa Magnum e il .50 BMG. * l'Advanced Ballistic Computer (ABC): calcolatore balistico, simile ad un piccolo palmare, in grado di dare le correzioni fondamentali per lunghi tiri, relative a distanza, vento, pressione, temperatura, effetto di Coriolis, informazioni relative alle munizioni (temperatura, velocità di combustione e velocità alla volata) ed ai bersagli in movimento. Questo software è installato su un palmare militare, utilizzabile quindi a temperature ed altitudini estreme. * il Kestrell 4000: sistema di monitoraggio meteo tascabile in grado di misurare velocità del vento, temperatura, freddo sotto vento, umidità, freddo apparente, punto di rugiada, temperatura di bulbo umido, pressione e altitudine. * il telemetro LEICA Victor IV: telemetro laser di grande affidabilità. * CheyTac Optics: un'ottica giorno/notte con

fucile d'assalto Masada





SCHEDA TECNICA

Costruttore: Magpul Industries Corp. (USA)
Tipo: Fucile d'assalto
Modello: Masada
Calibro: .223 Rem, 7'62x39
Lunghezza canna: da 290 mm a 467 mm
Lunghezza totale: 960 mm ( con canna da 370 mm)
Peso: 3,00kg
Capacità caricatore 30 colpi

STORIA

Il primo prototipo del fucile d'assalto Masada è stato presentato al pubblico nel corso dello Shot Show di Orlando in Florida, nel gennaio del 2007. Il progetto è stato interamente concepito e finanziato dalla Magpul, un'azienda americana specializzata nella produzione di accessori per fucili d'assalto tipo Colt AR-15. Attualmente l'arma è ancora da considerarsi in fase di sviluppo e la sua versione definitiva è stata annunciata per l'inizio del 2008. Il progetto del Masada incorpora le caratteristiche più salienti di diversi fucili d'assalto di successo, la carcassa e la manetta d'armamento derivano da quella dell'FN SCAR, il sistema di recupero di gas è ispirato a quello dell'Arinalite AR18, la scatola di scatto a quello del G3 Heckler & Koch, la canna è quella del Colt M-16, così come il gruppo di scatto, mentre il diffuso utilizzo di materiale sintetico rimanda al G36 e al XM8 sempre della Heckler & Koch. La Magpul ha anche progettato diverse soluzioni tecniche proprietarie, come il sistema di smontaggio della canna senza utilizzare utensili, la valvola di presa gas regolabile, la manetta di armamento svincolata dall'otturatore (durante lo sparo questa non arretra) e il mirino integrale. Attualmente i prototipi del Masada sono stati camerati nei calibri .223 Remington e 7,62x39.
Una delle caratteristiche più interessanti di questo fucile d'assalto è la possibilità di montare tutte le canne esistenti in commercio per la carabina AR-15, di lunghezze comprese tra 10,5 e 22 pollici. Il cambio della canna avviene in meno di due minuti e senza l'ausilio di attrezzi. Questo permette di trasformare rapidamente un'arma per combattimento ravvicinato in una carabina da sniper e più in generale, di adattarla ad esigenze operative eterogenee riducendo i costi di gestione dell’arsenale. Il nuovo sistema di fissaggio della canna al castello la rende inoltre completamente flottante rispetto alla calciatura, con benefici effettivi sulla precisione del tiro. Per meglio adattare la struttura dell'arma alla lunghezza della canna la Magpul produce due astine in policarbonato di diverse lunghezze e dotati di slitte Picatinny sui lati e sulla base, più un'astina ancora più corta in lega d'alluminio, dotata di diverse slitte per il montaggio di accessori

SCHEDA TECNICA fucile FN SCAR


SCHEDA TECNICA

Tipo :Fucile d'assalto a fuoco selettivo
Calibro:5,56 mm/7,62 mm
Munizioni:5,56× 45 mm/7,62x51 mm NATO
Azionamento:operato a gas
Lunghezza:850-620 mm versione L/997/770 mm versione H Lunghezza della canna:254mm (CQC), 355mm (Standard), 457mm (LB) versione L 330mm (CQC), 406mm (Standardd), 508mm (LB) versione H
Peso:3,5 kg versione L/3,86 kg versione H
Alimentazione:caricatore da 30 colpi (ogni caricatore di tipo NATOSTANAG) per versione L:caricatore da 20 colpi per versione H

STORIA

Il fucile FN SCAR nasce dalla richiesta dell'US SOCOM di un nuovo fucile da combattimento disponibile in più calibri. Le richieste iniziali prevedevano più specificatamente due armi:
* l'FN SCAR-L (da light, leggero) calibro 5,56 mm NATO; * l'FN SCAR-H ( da heavy, pesante) calibro 7,62 mm NATO e facilmente adattabile sul campo di battaglia ad altre munizioni ( come le M43 sovietiche).
I due modelli sono simili nel 90% dei pezzi e il cambio di canna richiede pochi minuti senza bisogno di ulteriori aggiustamenti. L'idea chiave dello SCAR è la modularità, cioé la capacità di fornire all'operatore un'ampia varietà d'opzioni a cominciare dalla canna che può essere scelta corta per il combattimento ravvicinato o lunga per una variante di precisione che poteva utilizzare anche munizioni raccolte sul campo come quelle degli AK-47. Entrambe le versioni, sono quindi disponibili in tre varianti:
* Standard (S); * per combattimento ravvicinato (CQC da Close Quarter Combat); * Sniper (SV da Sniper Variant o LB da Long Barrel cioé canna lunga).
Tutte queste varianti non modificano le procedure di manutenzione, gli equipaggiamenti opzionali utilizzabili o i sistemi di controllo come il selettore di fuoco. Alla fine del 2008, la FN ha introdotto versioni semiautomatiche dei due SCAR per uso civile chiamate 16S (versione light) e 17S (versione heavy). Le fabbriche di produzione hanno sede a Columbia, South Carolina per i fucili destinati all'esercito e a Fredricksburg, Virginia per quanto riguarda le 16S e 17S destinate ad uso civile e da parte delle forze di polizia.