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fucile di precisione (CheyTac M200)




SCHEDA TECNICA Calibro: .408 pollici
Munizioni :.408 CheyTac
Azionamento: manuale
Velocità alla volata :1100 m/s
Gittata: 2000 m
Lunghezza: 1397 mm
Lunghezza della canna: 762 mm
Peso :12.3 kg
Alimentazione: 5/7 colpi
Organi di mira :mirino ottico
Note :calcio retrattile, bipede telescopico e silenziatore

STORIA

Il CheyTac M200 è un fucile di precisione prodotto dalla compagnia statunitense Cheyenne Tactical LCC. per tiri da lunga distanza (LRRS, acronimo per Long Range Rifle System) contro il personale. Impiega munizioni calibro .408 CheyTac: questo munizionamento garantisce un'ottima precisione su distanze considerevoli. L'M200 fa parte dell'SWS (Sniper Weapon Sistem) chiamato CheyTac Intervention, che non include solamente la carabina M200, ma anche altri fondamentali componenti:
* il munizionamento .408 CheyTac: questi proiettili sono stati realizzati appositamente dalla Cheyenne Tactical per garantire una precisione inferiore al minuto d'angolo su distanze superiori ai 2500 yard. Questo proiettile colma il divario tra il .338 Laupa Magnum e il .50 BMG. * l'Advanced Ballistic Computer (ABC): calcolatore balistico, simile ad un piccolo palmare, in grado di dare le correzioni fondamentali per lunghi tiri, relative a distanza, vento, pressione, temperatura, effetto di Coriolis, informazioni relative alle munizioni (temperatura, velocità di combustione e velocità alla volata) ed ai bersagli in movimento. Questo software è installato su un palmare militare, utilizzabile quindi a temperature ed altitudini estreme. * il Kestrell 4000: sistema di monitoraggio meteo tascabile in grado di misurare velocità del vento, temperatura, freddo sotto vento, umidità, freddo apparente, punto di rugiada, temperatura di bulbo umido, pressione e altitudine. * il telemetro LEICA Victor IV: telemetro laser di grande affidabilità. * CheyTac Optics: un'ottica giorno/notte con

fucile d'assalto Masada





SCHEDA TECNICA

Costruttore: Magpul Industries Corp. (USA)
Tipo: Fucile d'assalto
Modello: Masada
Calibro: .223 Rem, 7'62x39
Lunghezza canna: da 290 mm a 467 mm
Lunghezza totale: 960 mm ( con canna da 370 mm)
Peso: 3,00kg
Capacità caricatore 30 colpi

STORIA

Il primo prototipo del fucile d'assalto Masada è stato presentato al pubblico nel corso dello Shot Show di Orlando in Florida, nel gennaio del 2007. Il progetto è stato interamente concepito e finanziato dalla Magpul, un'azienda americana specializzata nella produzione di accessori per fucili d'assalto tipo Colt AR-15. Attualmente l'arma è ancora da considerarsi in fase di sviluppo e la sua versione definitiva è stata annunciata per l'inizio del 2008. Il progetto del Masada incorpora le caratteristiche più salienti di diversi fucili d'assalto di successo, la carcassa e la manetta d'armamento derivano da quella dell'FN SCAR, il sistema di recupero di gas è ispirato a quello dell'Arinalite AR18, la scatola di scatto a quello del G3 Heckler & Koch, la canna è quella del Colt M-16, così come il gruppo di scatto, mentre il diffuso utilizzo di materiale sintetico rimanda al G36 e al XM8 sempre della Heckler & Koch. La Magpul ha anche progettato diverse soluzioni tecniche proprietarie, come il sistema di smontaggio della canna senza utilizzare utensili, la valvola di presa gas regolabile, la manetta di armamento svincolata dall'otturatore (durante lo sparo questa non arretra) e il mirino integrale. Attualmente i prototipi del Masada sono stati camerati nei calibri .223 Remington e 7,62x39.
Una delle caratteristiche più interessanti di questo fucile d'assalto è la possibilità di montare tutte le canne esistenti in commercio per la carabina AR-15, di lunghezze comprese tra 10,5 e 22 pollici. Il cambio della canna avviene in meno di due minuti e senza l'ausilio di attrezzi. Questo permette di trasformare rapidamente un'arma per combattimento ravvicinato in una carabina da sniper e più in generale, di adattarla ad esigenze operative eterogenee riducendo i costi di gestione dell’arsenale. Il nuovo sistema di fissaggio della canna al castello la rende inoltre completamente flottante rispetto alla calciatura, con benefici effettivi sulla precisione del tiro. Per meglio adattare la struttura dell'arma alla lunghezza della canna la Magpul produce due astine in policarbonato di diverse lunghezze e dotati di slitte Picatinny sui lati e sulla base, più un'astina ancora più corta in lega d'alluminio, dotata di diverse slitte per il montaggio di accessori

lo striker







SCHEDA TECNICA

calibro:12
peso:4.2 kg
capacità del caricatore:12 cartucce

STORIA

lo striker protecna è stato creato al inizio degli anni 80 da hilton walker in rhodesia(sud africa),dopo la caduta della rhodesia lui si trasferì nella reppublica sud africana,dove sviluppo uno shotgunda

 combattimento ad alta capacità di caricatore.i primo modello in probuzione fu lo striker che venne prodotto a metà degli anni 80 e fu venduto in sud africa e usa,il vantaggio dello striker era la grande capacità del caricatore e la velocità di fuoco,da altra parte aveva il difetto della lentezza del processo di ricarica e le azioni di base non era senza difetti.nei tardi anni 80 mr walker ridisegno il suo fucile,dotandolo di una grip verticale e migliorando il sitema di rotazione del cilindro dotandolo di un meccanismo manuale,questo update prese il nome di PROTECTA,e fu prodotto dalla sud africana REUTECH DEFENSE INDUSTRES,che offri diverse varianti di canne e varie finiture

FN P90








SCHEDA TECNICA

 Calibro:5,7
Munizioni :5,7x28 mm SS90
Azionamento:chiusura a massa con sparo ad otturatore chiuso
Cadenza di tiro:900 colpi al minuto
Gittata:200 m
Lunghezza:500 mm
Lunghezza della canna :263 mm
Peso:2,54 kg vuoto; 3.00 kg con caricatore da 50 colpi
Alimentazione:50 colpi per ogni caricatore
Organi di mira:modulo di puntamento laser a punto rosso interno

STORIA: La FN P90 è stata sviluppata agli inizi del 1990, con l'intento di creare un'arma di difesa personale per quei soldati che svolgono attività che non necessitano di un armamento portatile, come i piloti di carro armato o i serventi di un pezzo di artiglieria. Le pistole e le mitragliette standard di quel periodo erano infatti inefficaci contro i nemici che indossavano giubbotti antiproiettile.
Inizialmente, quindi, gli ingegneri dell'FN idearono un nuovo proiettile, con grandi capacità di penetrazione conosciuto come SS90 che somigliava molto ad una versione ridotta dei proiettili 5,56 NATO. I tecnici dell'FN non furono comunque i primi a fare ricerche in questo senso: ad esempio, nel 1950, l'Esercito statunitense testò una versione della Carabina M1 modificata per proiettili .22 Johnson e, più tardi, la Colt produsse due tipi di munizioni, le .22 SCAMP e le 5,60x30 MARS, utilizzati nei modelli SCAMP e MARS che erano considerati mini fucili d'assalto. Quest'ultimo proiettile, il 5,60x30 MARS è da considerarsi il predecessore del 5,7x28 SS90 usato nel P90.
Però, se già nel 1980 era diffuso il concetto di un'arma portatile per la difesa personale (PDW dall'inglese Personal Defense Weapon) con elevata precisione e letalità e un raggio di tiro di 200-250 metri, era anche vero che non erano state adottate armi che avevano queste caratteristiche. L'FN decise di seguire questi concetti per creare la propria PDW e avviò il Progetto 9.0 che doveva portare ad un'arma leggera, piccola, completamente ambidestra, con un ampio caricatore e facile da usare .

L'arma che ne risultò apparve intorno al 1990 con il nome di FN P90 Personal Defense Weapon con munizioni 5,7x28 SS90 potenziate rimpiazzando gli originali proiettili in polimeri con proiettili dual-core in acciaio e alluminio con una maggior penetrazione. Molti altri tipi di munizioni sono stati creati per quest'arma come traccianti o proiettili non letali da allenamento.
La prima nazione a comprare i P90 fu l'Arabia Saudita. Al giorno d'oggi, l'FN ha venduto oltre 20.000 esemplari di P90 a svariati eserciti e unità d'élite, inclusi i servizi segreti statunitensi. La cosa interessante è che spesso quest'arma è stata comprata non come PDW ma come un vero fucile d'assalto in missioni offensive.
Intorno al 1995, l'FN unì al P90 una pistola, l'FN Five-seveN che spara le stesse munizioni. Recentemente è stata inoltre introdotta una versione civile, il PS90
Per abbassare il peso e le dimensioni, gli ingegneri dell'FN utilizzarono una compatta e leggera configurazione bullpup fatta in polimeri resistenti agli impatti. Anche il caricatore fu costruito in polimeri traslucidi e conteneva 50 proiettili in due file. Per rendere l'arma più compatta possibile, gli ingegneri decisero di seguire l'idea dell'ingegnere Americano Hall cioè di posizionare il caricatore sopra la canna, con le cartucce in posizione orizzontale e la punta rivolta a sinistra. Al contrario del sistema Hall, che prevedeva un'unità rotante per portare le cartucce nella giusta posizione, nell'FN P90 fu usato una rampa fissa a elica. Per rendere l'arma ambidestra, fu deciso che le cartucce venissero espulse dal basso. Infine, per il sistema di puntamento, è stato usato un modulo di puntamento laser (LAM dall'inglese Laser Aiming Module) e un sistema di collimazione reflex.

Fucile a Luminello e Fiaschetta da Polvere con testa di cinghiale....



Fucile ad anima liscia, batteria a molla avanti, mezza cassa in noce intagliata a testa di cinghiale, fornimenti d'ottone incisi a racemi;  in condizioni discrete; assieme, fiaschetta da polvere in corno di vacca pressato.

Categoria: Fucili da caccia di produzione Italiana,del XIX Sec.
Dimensione: L. 128 cm.
Valore:circa 600,00 - 1500,00 €

FUCILE DA SOFTAIR MITRAGLIATRICE AEG MINIMI PARA FULL METAL MK 249 A&K


Recensione del fucile di softair  AEG MINIMI PARA MK249 A&K,una delle armI softair più pesanti,circa 7kg:



Il bipiede è in metallo abbattibile. e basculante.

dimensioni chiusi: 22cm
dimensioni estratto:35cm




Il calcio è in metallo e  retrattile.


dimensioni calcio aperto:23cm
dimensioni calcio chiuso:10cm



il caricatore è elettrico sound controll(carica in pallini automaticamente mentre spari)automatico.Contiene 2500 pallini
alimentato con 2 ministilo non incluse.
Ha un selettore per off,caricamento continuo, caricamento a controllo sonoro



il frontale del fucile softair è completamente in metallo,presenta taccha di mira circolare in metallo.
il coperchio superiorem se alzato scopre la rotella per la regolazione del sistema hop up, tutto la t hop up è in metallo.
il fucile presenta una maniglia da trasporto in metallo abbattibile a 3 posizioni,

il recevier ha un perno in metallo in basso vicino al grilletto per inserire  la sicura.

Tutto il corpo  grilletto è  in metallo.



particolare della sillta waver 20mm che in genere su questom modello alloggia un red dot olografico per il tiro istintivo.


particolare dell’interno asta paramano che può alloggiare anche batterie large fino a 9,6v, completo gia di scatola porta fusibile e fusibile



tutto il castello superiore è in metallo inclusa la tacca di mira, per aprire il coperchio superchi superiore bisogna premere in contemporanea i perni sui due lati vicino al calcio e si richiude alla stesso modo tirando indietro la leva dell’otturatore.

Dati tecnici.......

LUNGHEZZA A CALCIO APERTO: 92CM
LUNGHEZZA A CALCIO CHIUSO: 79CM
PESO CIRCA 7KG
GEARBOX IN METALLO RINFORZATO
POTENZA 0.8J
HOP UP REGOLABILE
SISTEMA : SOLO RAFFICA
INGRANAGGI IN ACCIAIO
BOCCOLE IN ACCIAIO
PISTONE RINFORZATO IN POLICARBONATO
RAGGIO DI AZIONE 40 METRI
MATERIALE:100% METALLO
BATTERIA IN DOTAZIONE 9.6V 1200MHA
CARICABATTERIA DEDICATO INCLUSO

Secondo voi qual'e' il miglior fucile d'assalto ?





premetto subito una cosa:

non esiste il miglior fucile d'assalto ma esistono fucili migliori di altri per certe situazioni.
Un fucile che vada bene per qualsiasi richiesta e situazione non esiste .

la carabina colt M4 da 5,56 mm in quanto a versatilità credo sia ottima sopratutto pe ril fatto che grazie alle sue slitte puo montare una vasta gamma di accessori dai lanciagranate m 203 da 40 mm fino ai mirini telescopici.
Peccato che l'M4 spari una cartuccia con scarso potere d'arresto. Molti danno la colpa alla canna troppo corta altri attribuiscono ciò al tipo di cartuccia.

Mp-5 è una pistola mitragliatrice ottima perchè precisa e sopratutto per la sua capacità di sputare piombo in pochissimo tempo.Il problema è che quest'arma non è adatta a scontri a lungo raggio e và bene per essere usata sulla medio-corta distanza o in ambienti chiusi.Non per niente spara una cartuccia da pistola da 9 mm anche se esistono versioni che sparano la 10 mm AUTO e la ,40 S&W.

L'M16 altro non è che il predecessore dell'm4 con canna più lunga e con qualche altra variante....

Ak-47 è il fucile più usato al mondo perchè è  facile da usare,robusto,leggero e s'inceppa raramente.Non richiede nemmeno tante cure.... .
Nonostante ciò il kalashnikov non è un arma di precisione nè tanto meno un arma per le lunghe distanze data la sua cartuccia da 7,62x39 mm.
Poi esiste l'ak-74 che è una versione migliorata e modernizzata dell'ak-47.
L'ak.74 è fatto con materiali più leggeri(calcio in polimeri e caricatore in fibra)e spara una cartuccia più "ragionevole" da 5,45x39 mm.
Dall'ak-74 poi ne sono derivati l'aks-74 con calcio pieghevole e l'aks-74u corto con calcio pieghevole.


Personalmente mi piace L' Ak-47 , il fucile più usato al mondo perchè è  facile da usare,robusto,leggero e s'inceppa raramente.

Ultimamente poi è uscito l'americano XM8 un fucile d'assalto completamente modulare che cambiando la canna e aggiungendo qualche accesorio puo diventare una mitragliatrice leggera da scuadra o persino un fucile per tiratori scelti.
maaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa..................................




PMC 9X21



La cartiuccia 9x21 prodotto dalla PMC (Precision Made Cartridges), rinomata fabbrica americana.
 Si tratta di una cartuccia potente, precisa e affidabile. L'abbiamo PROVATA in diverse pistole (Beretta 98FS, Steyr M9, Sig Sauer P239,HS/XDM9) con ottimi risultati. La palla è del tipo completamente blindato (FMJ), rivestita di un materiale color oro , queste munizioni sono l'ideale per difesa o tiro in poligono

CCI 22LR VELOCITOR 40GR




Tra le molte cartucce da 22 lr che mi è capitato di provare questa è sicuramente la più potente. Il Rinculo  sensibilmente più potente rispetto ai caricamenti normali, così come botto e vampata di bocca. Inutile dire che il funzionamento dell'arma  è stato esente da problemi, vista la forte spinta retrograda che le Velocitor esercitano sull'otturatore. L'assemblaggio della munizione è molto curato e la palla non balla sul bossolo, come succede spesso con altre marche.


I fucili d'assalto




I fucili d'assalto offrono molti vantaggi, tra cui la possibilità di poter sparare efficacemente mentre si è in movimento, il non dover più provvedere al riarmo dell'arma dopo ogni colpo, ed alcune tattiche, tra cui il fuoco di saturazione.

Ci sono alcune caratteristiche comuni nei fucili d'assalto:
 * capacità di fuoco selettivo: l'arma può sparare sia a colpo singolo sia in modalità automatica.  * L'essere dotato di un caricatore amovibile ad alta capacità.  * l'utilizzo della cosiddetta munizione intermedia.
Il termine venne coniato dallo stato maggiore britannico per descrivere le nuove armi messe in campo dalle forze armate tedesche durante la Seconda guerra mondiale. Queste avevano sviluppato una nuova maschinenpistole (pistola automatica) MP-44 dalle caratteristiche inusuali. Infatti essa era più simile ad un fucile che non ad una pistola, usava una munizione "intermedia" (meno potente dei calibri ordinari da fucile, ma più potente dei calibri da pistola dell'epoca). I generali tedeschi si accorsero delle vere potenzialità dell'arma ma incontrarono la forte opposizione di Adolf Hitler, ostile al concetto di munizione intermedia ed a dotare i suoi soldati di un'arma che percepiva meno potente. Testata sul campo di battaglia incontrò un ampio favore tra le truppe. Rinominata "SturmGewehr-44", o StG-44 (dal tedesco "Sturm", tempresta e "Gewehr", fucile) Hitler la vide come un ottimo strumento di propaganda ed approvò, finalmente, la produzione di massa.



L'StG non fu il primo fucile d'assalto della storia, infatti taluni vogliono come capostipite della dinastia il russo Fedorov Avtomat, od altri ancora (forse di diritto, anche se completamente inaffidabili e soggetto a continui inceppamenti) l'italiano Cei-Rigotti; entrambe queste armi vennero utilizzate in minuscoli quantitativi nella prima guerra mondiale e negli anni immediatamente successivi, soprattutto l'Avtomat che si rivelò essere un'arma affidabile e potente, anche se molto costosa e difficile da produrre. Un'altra arma, forse più simile ad un fucile automatico che ad un vero fucile d'assalto, era il messicano Mondragon mod. 1900, utilizzato in piccola serie anche dai tedeschi nella prima guerra mondiale, oltre che nella rivoluzione messicana. Sta di fatto che l'StG è stato il primo fucile d'assalto ad essere impiegato da un esercito regolare effettivamente come tale e in quantitativi notevoli; inoltre era un fucile d'assalto che incorporava tutte le caratteristiche dell'arma in maniera completa e non sperimentale. In particolare era un'arma utilizzabile sia per il fuoco automatico che per quello semiautomatico, con una munizione leggera (Cei Rigotti e Avtomat utilizzavano proiettili full power poco potenti, mentre lo StG aveva una munizione "intermedia" vera) e un peso contenuto, una gittata inferiore a quella di un fucile "tradizionale", dimensioni ridotte, ecc. Da allora i tentativi di replicare la formidabile arma crebbero in numero e varietà, tra cui il primo e più famoso Kalashnikov AK-47.
Altri notabili fucili d'assalto sono il tuttora validissimo M16 statunitense e la sua evoluzione l'M4 , l'SA80 (conosciuto anche come L85), l'FN FAL belga nel calibro tedesco 7,92 x 33 Kurz (era stato originariamente progettato per lo Stg-45), l'israeliano Tavor e l'italiano Beretta AR 70/90.
Le diverse tipologie di munizione nei fucili d'assalto sono quantomai numerose. La genesi di queste munizioni intermedie possono essere grossolanamente ricondotte a due grandi famiglie: quelle derivate accorciando delle munizioni "full-power" dei fucili d'ordinanza (il 7,92 Kurz o il 7,62 Soviet dell'AK47 rientrano in questa categoria...) o creandone di totalmente nuove (il 5,56 NATO od i nuovi calibri iperveloci come il 5,7 della Five Seven belga appartengono a questo tipo).

Entrambi i calibri intermedi, rispetto alle munizioni da fucile classiche, hanno il vantaggio di rendere l'arma controllabile nella modalità di fuoco a raffica e permettono di portare molte più munizioni in combattimento.
Ci sono vari tipi di munizioni, come ad esempio le semplici Full Metal Jacket (FMJ), quelle a Punta cava JHP (vietate dalla convenzione di Ginevra), quelle traccianti, quelle perforanti ed altre ancora. Le munizioni FMJ hanno un nucleo di piombo incamiciato in un metallo più duro (ottone o leghe di rame con altri metalli più duri...) che garantisce la resistenza della palla. Sono obbligatorie come standard minimo in ambito militare, per garantire ferite "pulite" ed evitare la deformazione del proiettile nell'impatto contro bersagli umani. Le munizioni a punta cava, sfruttando il principio dello shock idrodinamico si espandono o frammentano più facilmente all'impatto causando danni maggiori ad un corpo umano ma con minore effetto su eventuali protezioni come giubbotti antiproiettile. Le palle traccianti hanno la base concava e riempita di una miscela luminosa a base di fosforo, che si incendia ed è visibile già dopo circa 40-50 metri. Queste ultime sono utili negli scontri notturni od in ambiente urbano per permettere al tiratore di individuare la precisa traiettoria dei proiettili sparati con tiro istintivo. Un altro uso prevede l'inserire uno di questi colpi al terzultimo posto del caricatore, in questo modo alla partenza del proiettile tracciante la persona che utilizza l'arma sa che il caricatore è quasi terminato, e che è presto necessaria la sostituzione di questo.
I fucili d'assalto oltre a differenze nel calibro offrono fondamentali differenze nel design, a seconda delle richieste specifiche del committente. Un esempio sono i fucili d'assalto cosiddetti "compatti", ottimi nel combattimento urbano, a causa del ridotto ingombro e della facilità di trasporto. Un'altra variante sono i moderni fucili dalla configurazione "bullpup", con il caricatore spostato indietro rispetto al grilletto, ottenendo un fucile più corto a parità di lunghezza di canna ma, d'altra parte, l'impossibilità di cambiare spalla ed impugnatura per il tiratore, cosa essenziale se si vuole sparare da un riparo che può trovarsi dalla parte opposta di come si impugna abitualmente l'arma. Per esempio, un soldato mancino che utilizzi uno Steyr AUG (che presenta la finestra di espulsione sulla sinistra) potrà sparare riparato se il riparo si trova alla sua destra, mentre esporrà completamente il corpo se il riparo disponibile si trova a sinistra. Questo difetto che compromette anche la possibilità di utilizzo da parte di soldati con diversa mano dominante se non con difficoltose modifiche, è stato risolto da alcuni fucili di ultima generazione come l'FN F2000 che fa uscire la cartuccia dalla sommità della canna.
Gli eserciti di Austria, Irlanda, Australia e Gran Bretagna hanno dovuto variare le tattiche di fuoco e copertura per ovviare parzialmente a questo problema, posto dalle armi "bullpup".


Fucile d’assalto(FN SCAR)




L’FN SCAR è un fucile d’assalto modulare sviluppato dalla Fabrique National d’Herstal. La SOCOM richiese alla Fabbrica FN che la nuova arma fosse disponibile in due versioni, ognuna avente un calibro diverso in base alla necessità:
l’FN SCAR-L (L da light, leggero) calibro 5,56 mm NATO;
l’FN SCAR-H ( H da heavy, pesante) calibro 7,62 mm NATO;
Per il 90 % dei pezzi, i 2 modelli sono identici. E’ infatti possibile sostituire la canna in pochi minuti. Lo Scar è nato con lo scopo di essere un fucile il più modulabile possibile, infatti è in grado di fornire all’operatore un’ampia varietà d’opzioni. Puo’ essere scelta una canna corta per il combattimento ravvicinato o lunga per avere una portata maggiore. Inoltre è stato concepito per poter utilizzare le stesse munizioni dell’AK-47.

Fucile a pompa




Il fucile a pompa è un'arma da fuoco a canna liscia che utilizza, per portare la cartuccia in camera, un meccanismo detto sistema scorrevole, dove l'astina  viene fatta scorrere,  per attivare il meccanismo di riarmo, espellere la cartuccia già esplosa e camerarne  una nuova presa dal serbatoio. Alcuni particolari modelli, come il Rys-K russo della KBP instruments e il Neostead della Truvelo, funzionano a pompa così detta invertita, in quanto il movimento di riarmo ha un verso avanti - indietro, facendo avanzare la canna, e non indietreggiare l'otturatore.

Benché siano raggruppabili nella famiglia delle armi a ripetizione manuale o ripetizione semplice, si distinguono facilmente dai fucili a ripetizione ordinaria (detti anche "ad otturatore girevole scorrevole", come ad esempio: Carcano Mod. 91, Mauser Model 98) e dai fucili cosiddetti "a leva" (ad esempio: Carabina Winchester).
Date le molte tipologie di cartucce impiegabili (dalle RB 12 non letali, utilizzano pallini di gomma invece dei normali pallettoni e usate in operazioni antisommossa, alle più potenti Supermagnum per la caccia grossa) ha una notevole applicazione in diversi tipi di caccia . Queste armi usano solitamente cartucce che contengono, oltre alla polvere e alla borra, uno o più pallettoni .Tuttavia esistono anche cartucce a palla unica, normalmente utilizzate ad scopi venatori per la caccia agli ungulati, nonché particolari proiettili di tipico uso militare, a palla unica, conteneti gas lagrimogeno o addirittura una mini granata, che aumentano sia pure in maniera non paragonabile alle carabine a canna rigata, la portata del tiro utile dell'arma.
Il fucile a pompa venne adottato dalle forze dell'ordine grazie alla sua resistenza e alla sua affidabilità. Infatti, è praticamente impossibile che un fucile a ripetizione manuale, anche se sporco e non lubrificato, si rompa o si inceppi. Tuttavia, per il personale poco addestrato e magari anche in condizioni di stress, può essere difficile usarlo.
Alcuni particolari modelli, come SPAS-12 della Franchi e l'M3 super 90 della Benelli, hanno un meccanismo di fuoco semiautomatico in cui può essere selezionato in alternativa il funzionamento manuale a pompa (reso necessario nel caso di utilizzo di munizionamento con carica debole ecc.). Questi due modelli in particolare (entrambi di progettazione e fabbricazione italiana) differiscono fra loro in quanto il primo utilizza un sistema semiautomatico a recupero di gas, mentre il secondo adopera un sistema inerziale. Esistono poi, inizialmente sviluppati per uso di polizia o militare, ma diffusi anche in ambito civile, modelli dotati di serbatoio mobile prismatico (caricatore) per rendere più rapido il ricaricamento dell'arma avendo così anche la possibilità di variare il tipo di munizionamento impiegato più rapidamente .





Nonostante il fucile a pompa possegga la capacità di sparare cartucce a munizione spezzata, o a palla, è normalmente impiegabile in attività venatoria, in quanto rientra, per la legge italiana nelle armi da caccia, anche se le varianti normalmente reperibili nel nostro paese sono le cosiddette riot gun o combat shotgun, a canna corta di frequente dotati di mire metalliche, privi di strozzature, e pertanto utilizzabili proficuamente solo nella caccia agli ungulat

La cartuccia 9 mm Parabellum....

La cartuccia 9 mm Parabellum....sinonomi :(- 9 Luger - 9 mm - 9 mm Luger - 9 mm NATO - 9 x 19 mm - - 9 mm Para - 9 Lungo ) Se vuoi la pace prepara la guerra




Sinonimi:

- 9 Luger
- 9 mm
- 9 mm Luger                                  
- 9 mm NATO
- 9 x 19 mm
- 9 mm Parabellum
- 9 mm Para
- 9 Lungo

Originariamente realizzata da Georg Luger, sulla base della 7,65 Parabellum . Il termine Parabellum è da ricondursi da una delle più celebri locuzioni latine Si vis pacem, para bellum ovvero:(se vuoi la pace prepara la guerra).


La cartuccia fu creata semplicemente modificando il bossolo a forma di bottiglia della cartuccia in 7.65 mm Luger, trasformandolo in un bossolo cilindrico con appoggio al colletto, aumentando così il diametro della palla accolta e lo spazio interno per la polvere e in definitiva ottenendo una cartuccia più potente .
Dopo la prima guerra mondiale pistole 9 mm furono adottate da numerose nazioni, alla fine della seconda guerra mondiale questo calibro si diffuse ancora più rapidamente.
La cartuccia 9 mm Parabellum è stata prodotta da più di 70 nazioni diverse ed oggi è diventata la cartuccia standard per pistole, essendo il calibro standard delle pistole della NATO e della maggior parte degli eserciti del mondo.



Componenti
- Ottone: Fin dal 1902, è stato il componente più usato per la costruzione del bossolo. Per motivi di aspetto, durata o identificazione viene a volta placcato o dipinto con nichel o rame. - Alluminio: Per risparmiare ottone sono stati prodotti bossoli in alluminio fin dal 1921 (Svizzera) e da allora è continuato lo sviluppo ed uso di questo materiale. - Acciaio: Diverse nazioni hanno sperimentato l'uso di acciaio per la costruzione di bossoli calibro 9 mm fin dalla seconda guerra mondiale, con finora scarso successo. Sono comunque disponibili oggigiorno bossoli in acciaio prodotti in Russia e in USA. L'acciaio è comunque non molto pratico per uso sportivo, in quanto con le deformazioni anelastiche che subisce allo sparo, lo rende non adatto alla ricarica.
Altri materiali: la plastica è stata usata nella produzione di munizioni calibro 9 mm da diverse nazioni. Ricordiamo inoltre che la cartuccia 9x19 può anche essere chiamata 9 Luger (proveniente dall'omonima arma), Lungo o Parabellum
Prestazioni
La cartuccia calibro 9 mm combina una traiettoria piatta con un rinculo moderato ed un discreto potere d'arresto. Il suo vantaggio principale è nelle sue piccole dimensioni ed economia di risorse per la sua produzione. Il suo svantaggio principale è la tendenza a trapassare il bersaglio ed una cattiva cavitazione permanente (dimensione del foro) quando si usano proiettili non ad espansione.
È una buona cartuccia per piccola cacciagione.
A causa della sua economicità, facilità di produzione ed adeguatezza alla maggior parte degli usi è diventata la cartuccia per pistola più usata nel mondo.
Per l'uso nei reparti di polizia viene usata con proiettili (a punta cava) espandenti con alta velocità di sovrappressione (P+) per incrementare sia la cavitazione temporanea che quella permanente e per ridurre la sovrapenetrazione.


Note Pur essendo il calibro per arma corta più diffuso al mondo, in Italia l'utilizzo di armi camerate in 9x19 para è relegato alle forze armate e di pubblica sicurezza. Come sostituto in ambito civile viene utilizzato il più recente (e più potente) calibro 9x21 IMI.
Velocità d'uscita 115 grani (7,5 grammi) Full Metal Jacket: 390 m/s (1.280 ft/s) 124 grani (8 grammi) Full Metal Jacket: 360 m/s (1.180 ft/s) 130 grani (8,32 grammi) JSP sino a:530 m/s (1738 ft/s)

Fucili da caccia


In teoria tutte le armi esistenti potrebbero essere usate per esercitare la caccia ,ma le "armi da caccia" vengono individuate e classificate :
Una prima classificazione viene ricavata dal tipo di canna : armi con la canna ad anima liscia ed armi con la canna ad anima rigata, oltre a queste possiamo individuare i "combinat"i che sono armii le quali sono dotate di due canne una rigata,l'altra liscia.




I fucili ad anima o canna liscia vengono utilizzati normalmente per la caccia alla selvaggina minore ed in particolare ai volatili, tranne qualche eccezione usando apposite munizioni, mentre i fucili a canna rigata o carabine vengono usate per la caccia a selvaggina di mole più importante (cinghiali,cervi ecc.).

I fucili ad anima liscia possono essere generalmente: ad un colpo, a due colpi, o a più colpi. I fucili a canna rigata possono essere anch'essi ad un colpo o a più colpi :semiautomatico
Nei fucili a due colpi le canne possono essere  in senso orizzontale :  Doppietta oppure in senso verticale : Sovrapposto . Oltre a questi possiamo trovare i fucili semiautomatici ad una sola canna il cui serbatoio può contenere un numero elevato di cartucce: In molti paesi, compresa l'Italia, vige l'obbligo di limitare questo a tre colpi.
I calibri più comuni relativamente ai fucili ad anima liscia sono: cal. 12, cal.16, cal. 20, cal. 24, cal.28, cal.32, cal. 36.
Per i fucili a canna rigata o carabine i calibri sono tantissimi e anche in questo caso gli stessi variano a seconda della mole della selvaggina da abbattere.

Doppietta Imperiale Montecarlo extra Luigi Franchi.



 Forse qualche altro fucile al mondo può essere considerato della sua classe, ma non paragonato. Come un'opera di arte non si può paragonare ad un'altra, ma ciascuna fa storia a sé. La doppietta Imperiale Montecarlo Extra è un'opera d'arte, un'arma ormai entrata nella storia delle armi. Parlare delle caratteristiche tecniche di un'arma cosî ci sembra inutile, è fatta tutta a mano, da maestri armieri che perpetuano una tradizione artigiana che affonda le sue origini nel lontano Medioevo. Ricordiamo che monta batterie sistema Holland e Holland, fatte a mano e che la bascula è un vero e proprio gioiello d'incisione. I legni sono in radica di noce sceltissima, zigrinati finemente a mano. Le canne, in acciaio speciale, accoppiate in demibloc hanno una resa che ha permesso a tiratori che imbracciavano un'arma come questa di vincere diversi Campionati del Mondo. In calibro 20 e 12, tutte le altre caratteristiche non sono elencabili perché questa è un'arma che si fa su misura secondo precise richieste di chi la ordina.

Il fucile migliore, mai costruito.........








Vi presentiamo adesso un fucile dall’eleganza e dal valore davvero importante. Fabbricato dalla Vo Gun & Rifle Maker – Sweden, compagnia fondata nel 1977 da mister Viggo Olsson, grande appassionato di caccia, che voleva realizzare il suo sogno di creare e fabbricare i fucili migliori, in termini di qualità e di design, mai esistiti, rigorasamente costruiti a mano.
Diciamo che la compagnia ha raggiunto il suo scopo, in quanto i loro clienti sono soprattutto famiglie reali e celebrità da ogni parte del mondo. La loro produzione è limitata e solo un numero piccolo ed esclusivo di fucili viene prodotto ogni anno.


Nella foto potete ammirare il fucile della Royal Collection UAE Edition il quale costo  525,000 dollari. Ne sono stati creati solamente 100.
Il fucile migliore, mai costruito dalla compagnia Vo Gun & Rifle Maker-Sweden, è certamente quello creato come tributo a H.H. Sheik Zayed Bin Sultan Al Nahyan, con incisione sulla presa del fucile, oro intarsiato e 36 diamanti multicolorati.
Tutti i fucili vantano una maniacale precisione nella costruzione, nell’accuratezza dei dettagli e nei particolari. Sicuri di queste garanzie erano anche clienti come Ernest Hemingway e H.R.H. principe Carl Philip Bernadotte di Svezia.

Fucile giustapposte.......




Anche se nel linguaggio comune con il termine“doppietta” si suole indicare esclusivamente il classico e tradizionale fucile con canne ad anima liscia a due canne affiancate, poste una accanto all’altra o giustapposte, etimologicamente la parola “doppietta”, sta ad indicare il fucile a due canne, comunque unite, sia giustapposte che una sull’altra o sovrapposte. Mentre per il sovrapposto i“cani” esterni sono incompatibili, per la “doppietta” (a canne affiancate), i cani possono essere sia esterni che interni.








 Le doppiette a cani interni fanno la loro comparsa intorno agli anni ’50, e ad oggi hanno soppiantato quasi completamente le doppiette a cani esterni, in linea con le maggiori preferenze dei cacciatori nei confronti delle doppiette a cani interni o “senza cani”. Nell’armeria del vecchio e tradizionale cacciatore, accanto all’automatico e/o sovrapposto, non può mancare la classica e intramontabile doppietta a cani esterni, che potrebbe essere il suo primo fucile o una doppietta di ultima generazione. Il caricamento della doppietta a cani esterni avviene armando i cani, dopo aver introdotto le cartucce e chiuso il fucile, mentre si mette in sicura abbassando i cani ( non possiede la “sicura” dei fucili senza cani), operazioni da fare con la massima cautela possibile. 



Quasi tutte le moderne doppiette sono con estrattore automatico e monogrillo. Quest’ultimo è un accessorio non gradito da tutti i cacciatori, soprattutto da quelli più anziani abituati con due grilletti, a differenza dell’estrattore ritenuto utile dalla maggioranza dei cacciatori e tiratori. Prima di caricare la doppietta e dopo averla scaricata, è consigliabile dare un’occhiate nelle canne del fucile per assicurarsi che siano libere da qualsiasi corpo estraneo, come foglie o altro. La canna ostruita, anche leggermente, potrebbe scoppiare.

Fucili da caccia (descrizione)

I primi e rudimentali fucili nascono intorno al XV secolo, ma è con il XIX secolo che lo stesso diventa oggetto di importanti perfezionamenti, come quello relativo al sistema di chiusura. Ma di sicuro l’evento che segnò il cambiamento fu l’avvento delle cartucce, che raggruppavano in un unico corpo tutti gli elementi delle munizioni.




 Tra la fine del secolo XIX e gli inizi del secolo successivo, in America nasce anche per uso caccia il tanto desiderato fucile a ripetizione. Prima di passare ad una sintetica rappresentazione delle tipologie di fucili di maggiore diffusione, vediamo le parti essenziali di cui si compone un fucile. Al riguardo ricordiamo:


 la canna o le canne che possono essere affiancate o sovrapposte, 


le bindelle che uniscono le canne (quella superiore più grande e zigrinata che sulla parte estrema anteriore ospita il mirino che ha il compito di facilitare la mira), i grilletti, la leva per l’apertura, la sicura, la bascula, l’astina, il calcio, l’impugnatura. Detto delle parti di cui si compone un fucile, diciamo che i fucili da caccia possono essere “a canna liscia” “ a canna rigata”. Per il tipo di caccia praticato nel nostro paese la quasi totalità di cacciatori fa ricorso al fucile a canna liscia. I fucili a canna liscia possono essere a cani esterni, interni o automatici.



 Quelli a cani interni possono avere le canne affiancate o l’una sull’altra, rispettivamente la “doppietta” ed il “sovrapposto”. Più in particolare, relativamente alle armi da caccia, le vigenti disposizioni prevedono che l’esercizio dell’attività venatoria nel nostro paese è consentita con fucili, con l’arco e con il falco. Relativamente ai fucili, il relativo calibro non può essere superiore al 12 ( abbiamo, poi il16, 20, 24, 28, 32, 36) con canna ad anima liscia, mentre se con canna ad anima rigata il calibro non deve essere inferiore a 5,6 millimetri con bossolo a vuoto di altezza non inferire a millimetri 40. E’ consentito anche l’uso del fucile combinato 
a due o tre canne, ossia con una o due canne ad anima lisca e una o due canne ad anima rigata. I predetti fucili sono tutti a due colpi, mentre per l’automatico
( più correttamente semiautomatico) sono consentiti tre colpi, una cartuccia in canna e due nel serbatoio ( un tempo per l’ automatico erano consentiti 5 colpi, 1 in canna e 4 cartucce nel serbatoio). Per il fucile oltre al calibro assume rilevanza la strozzatura delle canne. La portata utile di un normale fucile da caccia oscilla intorno a 40/50 metri.

fucile con canne sovrapposte “sovrapposto”


necessariamente a cani interni. E’ l’arma dei giovani e dei tiratori. I sovrapposti di nuova generazione sono tutti dotati di 
estrattori automatici e di monogrilletto. Specie di fucile molto antica, che solo nei primi decenni del secolo scorso raggiunge perfezionamenti tecnici tali che ne decretarono il successo. Questi perfezionamento tecnici hanno reso possibile realizzare sovrapposti eleganti e leggere al pari delle doppiette. Rispetto alla doppietta classica a canne giustapposte, ossia accostate su di un piano orizzontale, il sovrapposto offre l’importante vantaggio di un tiro più facile e maggiormente preciso. Rappresenta il tipico fucile dei cacciatori /tiratori e degli appassionati di tiro al piattello ed un tempo del tiro al piccione, oggi vietato. E un fucile usato, quindi, particolarmente per lo sport. Il sovrapposto viene preferito dai tiratori, perché ritenuto più preciso della doppietta, proprio per la posizione delle canne. Infatti, a differenza che per la doppietta, non è presente quella forza che tende a spostare lateralmente il fucile, verso destra o verso sinistra a secondo che si tira il primo o il secondo colpo.

Fucile semiautomatici ''automatici''.........




fucili semiautomatici,
detti comunemente automatici, prevedono una sola canna e unserbatoio, grazie al quale è possibile eseguire più di due colpi consecutivamente. L’attuale Legge, prevede che il serbatoio non può contenere più di due cartucce, per cui tenuto conto della cartuccia “in canna”i colpi consentiti diventano tre. Precedentemente alla Legge attuale, nel serbatoio sostavano quattro cartucce, oltre a quella in canna, per i cui i colpi da poter sparare consecutivamente diventavano cinque. In più, esistevano degli accessori che aumentavano la capienza dei serbatoi,
portando i colpi complessivi da 5 a 7. Questo fucile dopo aver sparato espella il bossolo vuoto, mentre una nuova cartuccia dal serbatoi passa in canna, nello stesso ordine che si trovano nel serbatoio. Con la limitazione del numero di colpi introdotta dalla nuova normativa ( massimo 3), viene meno per questa specie di fucile il loro vero punto di forza, ossia il numero di colpi che consentivano di sparare consecutivamente. Diciamo che oggi, probabilmente, per questa specie di fucile sono più gli svantaggi che i vantaggi. Basti pensare alla facilità con la quale si inceppano e alla impossibilità di modificare l’ordine delle cartucce presentano nel serbatoio e in canna. Quasi usciti di produzione quelli a “lungo rinculo”, l’attuale produzione è tutta orientata verso quelli a “presa di gas”, che presentano l’enorme vantaggio di aver minimizzato il noto e fastidioso rinculo, proprio di questa specie di fucili. Gli attuali semiautomatici a presa di gas, necessitano però di maggiore manutenzione, proprio per l’azione corrosiva dei gas utilizzati per il relativo funzionamento.